Ultimamente ne stanno parlando in tanti e devo dire che il progetto mi sembra ben riuscito: la varietà non manca e ci sono parecchie cose interessanti, frammenti che potrebbero far gridare "ecco il nuovo [riempire a piacere] italiano".
Chiaccherandone in libertà, sono saltati fuori riferimenti incrociati a diversi nomi, come banhart, waits, gray, drake, solo per fare qualche esempio, ma ovviamente in pezzi differenti; altrimenti, avremmo a che fare con un particolarissimo frankenstei).
L'ottimo risultato sta nel riuscire ad interpretare modalità già affrontate da altri e farlo in maniera personale, riuscendo ad ottenere un buon numero di ottime ballate brevi che fanno volare la mezzoretta dell'album (34'28" su 11 tracce, per la precisione - cit.).
Notate quanto sono differenti tra loro le due tracce qui sopra: ecco, questo aspetto si ripete in tutto l'album. Anche se piano e chitarra acustica fanno la parte del leone, è da notare la presenza di un buon numero di altri strumenti: credo proprio che lo andrò a vedere dal vivo, mi domando come venga adattato un repertorio tanto eclettico, alle dure regole dei palchi italiani.
La scampagnata onirica di Honeysuckle Gal è un po' blues, un po' folk e purtroppo finisce troppo presto. Salinas è una classica ballata, confezionata con cura quasi certosina. I Got You In poi, è da opzionare per i titoli di coda di un film, da tanto è "cinematica". La voce stessa viene stravolta da un pezzo all'altro.
Credo proprio che dovrò rinunciare al mio solito "non penseresti mai che è uno nato in Italia" a causa del troppo uso, ma in questo caso ci starebbe davvero bene, per il cantautore Fabio Parrinello, originario di Varese ma trapiantato al caldo.
Che "tag" dare a Rhainuladada? Magari questo disco andrà bene per leggere in due, sdraiati sul letto e con i piedi incrociati...
cru7do
*: finamente qualcuno che capisce che non ha alcun senso proibire simili "assaggi": un download libero può aiutare un disco molto più che una qualsiasi comparsata, no?