Lo so, il titolo è quanto di più banale si possa utilizzare, per annunciare una gitarella di 5 giorni a Londra. Ma il tempo a disposizione è sempre meno e volevo approfittarne per chiedervi qualche dritta sulle mete - anche atipiche - che ritenete irrinunciabili (negozi di dischi, locali da concerto, musei, mecche del junk-food, luoghi migliori dove rischiare un accoRtellamento ecc. ecc.) o prescindibili (cambio della guardia, ecc. ecc.).
é da qualche tempo che manco da queste parti... faccio un po' il fuffa, come mi si addice, e vi smazzollo questo doppio confronto (che Voi l'avete mai visto un confronto singolo?).
Ovviamente l'originale é molto più pregio...
mai e poi mai avrei pensato d'ascotare e men che meno postare Duffy... ed invece eccomi qua a farlo... mannaggia!!!
Grazie a Zeno scopro l'esistenza di eventful.com: idea semplice, sovvertire la logica secondo cui vengono organizzati i concerti, è il pubblico che chiede l'evento nella propria città. Lo provo subito inserendo una "demand" per i Gomez, se li avete visti dal vivo in passato sapete perchè!
Sì, questa è una coccodrillata della peggior specie: ho sempre odiato l'acustica "da autorimessa" del Rolling Stone, contro cui mi sono scagliato in molte occasioni nonostante non fosse la peggiore * tra i vari locali meneghini. In tutta onestà devo però ammettere che, dopo tutti i concerti che ho visto nel "tempio del rock" di corso XXII marzo, il dispiacere c'è e non è poco.
Al rolling ho visto per la prima volta un certo numero di gruppi ed artisti che apprezzo ancora oggi. Su quelle maledette transenne mi sono appoggiato tante volte, durante le attese da preconcerto, e sempre lì ho provato ad abbozzare i miei primi scatti con la digitale, quando ancora la security era tutt'altro che comprensiva. Lì ho conosciuto - o reincontrato dopo lungo tempo - alcune delle persone con cui preferisco passare il mio tempo libero. Ho anche qualche bacio da ricordare, da quelle parti.
Sì, quel posto mi mancherà, a prescindere dalla pessima acustica.
1) Ci sono gruppi che dal vivo riescono a trasmettere qualcosa che su album non è semplicemente previsto.
Per non perdermi in inutili, sterili divagazioni su cosa sia quel "qualcosa", da cosa sia originato e cosa possa provocare a chi abbia la fortuna di coglierlo*, non posso che fare l'esempio dei Tv On The Radio.
Alcuni di quegli elementi che a tanti possono sembrare capziosi ed artistoidi, una volta trasposti dalla fredda registrazione in studio al sudore del palco, trovano la giusta traduzione e diventano parte integrante di quel "qualcosa".
Ad ogni buon conto quel "qualcosa" a cui mi riferisco non è lo stesso "qualcosa" che fa iniziare il video di I Was A Lover dopo oltre un minuto di video matrimoniale, ma è quello che ti afferra per lo sterno e ti fa ballare, incurante del fatto che solo 5 minuti prima giacevi quasi esanime dopo un'intera giornata di concerti e djset.
Domani sapremo il nome del vincitore del Mercury 2008. La shortlist - in rigoroso ordine alfabetico inverso - è questa:
- The Last Shadow Puppets - Robert Plant & Alison Krauss - Radiohead - Rachel Unthank & The Winterset - Portico Quartet - Neon Neon - Laura Marling - Estelle - Elbow - Burial - British Sea Power - Adele
Non ho idea di quali siano le quote attuali dei bookmaker, ma 5 sterle su In Rainbows le giocherei sulla fiducia. Dato che è il terzo anno di fila con Alex Turner in shortlist, non c'era qualcun altro da selezionare? La presenza di Elbow e British Sea Power mi fa comunque ben sperare, peccato solo che Laura Marling non possa ambire ad una vittoria...
Pare che Christian Bale abbia sbroccato e le abbia date a sua madre e sua sorella. Il che, oltre alla tristezza generale dell'evento, mi ricorda un vecchio ritornello di un noto gruppo underground romano. Sono pessimo, lo so.
"Caco in testa a tutti, a papà lo prenno a carci in bocca e a mammà je spacco er culo cor machete. Anche se nun se po' ffà!"
Rockit segnala Listen To Europe, un elenco ferta di festival musicali in 8 paesi europei.
C'è qualche inspiegabile assenza (sbizzarritevi!) ed alcuni paesi non sono coperti, ma questa lista mi ha comunque regalato 30 secondi di voli pindarici: chissà come sarebbe vagabondare per l'Europa per un mese e mezzo da un festival all'altro...