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27.2.09

Ricordate quando...

Ricordate quando l'industria dell'intrattenimento ha detto che...
...la radio avrebbe distrutto l'industria discografica?
...la tv avrebbe portato alla fine del cinema?
...le cassettine avrebbero ucciso la musica?
...il vhs avrebbe ucciso hollywood?

Anche se nulla di tutto questo è successo, ora è il turno di quel mostro pericoloso chiamato Internet! (paura, eh?)


cru7do


Via: Pirate Bay diffonde un importante messaggio da parte dell’industria dell’intrattenimento globale

tramite Gizmodo IT di ccoppola il 26/02/09

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Hello, my name is Tamar(r)a

syntheticpubes:  by Carlos LeFivre

A 'sto punto LAVANDERIA AUTOMATICA 4 Life! Voi che ne pensate?

Nota di colore: Click sul titolo del post per scoprire Miami Fever, mentre la tipa nella foto é una Dj, dj tamara sky, una sua serata... Shake your booty...

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26.2.09

perché a noi gli eclettici piacciono

Allora oggi segnaliamo due cosuccie che sono in un certo modo interconnesse:
  • L'esaustivo post di punch-drunk su Inkiostro riguardo Watchmen
  • L'intervista di Conrad Keeley (frontman dei ...And You Will Know Us by the Trail of Dead, il nuovo album esce la settimana prossima ed già stato ampiamente elogiato... cfr. rocksuckers) su WIRED, per chi non volesse farsi lo sbattello della lettura: Conrad é anche illustratore e scrittore di racconti sci-fi, l'intervista si conclude con i suoi 5 fumetti preferiti:

The New Mutants: "This was my favorite series. In middle school, I found the younger, up-and-coming mutants easier to relate to than their adult X-Men counterparts. Also, the artwork of Bill Sienkiewicz was a huge inspiration."

The X-Men: "Of course. After generations of goody-two-shoes superheroes, it was just nice to have a band of outlaws as role models."

Secret Wars: "That was an amazing series, and I think would make the ultimate movie adaptation. A simple concept similar to Lost. Put all the superheroes on a remote planet, and have them fight it out!"

Moonshadow: "A short miniseries with amazing artwork by Jon J. Muth. It provided me with a lot of artistic inspiration."

Watchmen: "Obviously, everyone's talking about this now that there's a movie coming out. But at the time, it was one of the most human treatments of the superhero idea, and showed how far the envelope of comic book narrative could be pushed."

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24.2.09

Fritto Misto

Menu du Jour: Antipasto: General Elektriks - Primo: Beirut - Secondo: The Prodigy - Dolce: The BPA.
Dall'altra parte ne ho accenato rapidamente, qui vi fornisco giusto il piatto pronto:

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Il mio nome é Cavallo

Segnalato da Ink. "Wikipedia names your band è l'esperimento che invita all'uso di Wikipedia, QuotationsPage.Com e Flickr per costruire in modo casuale il nome della vostra band, il titolo del disco e la copertina del medesimo".

Questo é il risultato random che m'é venuto fuori.

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23.2.09

Les Bons Skeudis

Restando in clima cinematografico impossibile non segnalarvi la sublime selezione fatta da GuiGui per il suo primo podcast del 2009....

Première Séance #5
33min33sec - Février 2009

Tacklisting :
01.
Intro - Expérience Temporelle N°1
Inspired from "Back To The Future" (1985) | More infos
02.
Freebidou - Amicalement Vôtre
Inspired from "The Persuaders !" (1971) | More infos
03.
Connee Boswell - Carioca
Inspired from "Carioca" (1933) | More infos
04.
Mongo Santamaria - Louie Louie
Inspired from "Coffee and Cigarettes" (2003) | More infos

05.
Roosemary Clooney & Pérez Prado - Sway
Inspired from "Paris" (2008) | More infos
06.
Fanfare Ciocarlia - James Bond Theme
Inspired from "James Bond" (1963) | More infos
07.
Señor Coconut - Dreams Are My Reality
Inspired from "La Boum" (1980) | More infos
08.
Viviane Arnoux & François Michaud - Mission Impossible
Inspired from "Mission Impossible" (1966) | More infos
09.
Tok Tok Tok - Walk On The Wild Side
Inspired from "Times Square" (1980) | More infos
10.
The Be Good Tanyas - When Doves Cry
Inspired from "Purple Rain" (1984) | More infos
11.
Yael Naim - Flashdance... What A Feeling
Inspired from "Flashdance" (1983) | More infos

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take a chance on me

Il momento più divertenterrimo degli Academy Awards:

Che poi mi sono appena accorto che l'ha postato pure Kekkoz.

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20.2.09

mash it up ovvero distruggi in creolo giamaicano

Mr. Zen mi ha segnalato questo blog che presenta diversi gustosi mashup: SUGARMOTOR BOOTLEGS. Le cover non sono proprio questa bellezza, ma in compenso la musica s'ascolta e non si guarda...
Un paio giusto per darvi un esempio:
Papa was in Chicago (Groove Armada "Chicago" VS The Temptations "Papa was a rolling stone")
Hey, another boy/girl story (The Chemical Brothers "Hey boy, hey girl" VS Rubin Steiner "Another record story")

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19.2.09

Un uomo un cretino

Timidamente metto piede al tavolo degli adulti, ma tanto per non smentirmi il mio primo post da queste parti riguarda un idiota patentato, e pure francese, al secolo Rémi Gaillard, un po' il Gabriele Paolini* d'oltralpe, ma anche no... N'ImporteQui**.



*Il sito ufficiale di Gabriele Paolini, il profeta del condom Tutubbi.
** Che in tagliano suona come: Chicchessia.

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Videogames e narrazione (interattiva?)

Ultimamente (ma forse, da sempre) si fa un gran parlare, nell’ambito della critica di ambiente digital entertainment, della legittimità o meno della narrazione convenzionale (o della narrazione stessa) all’interno dei videogames.

Il conflitto ha generato sostanzialmente due fazioni: quelli che considerano la narrazione una direzione sbagliata - imboccata per una sorta di soggezione verso il cinema, un’inutile fardello sulle spalle del gameplay - e quelli che invece la vedono come una componente ormai imprescindibile, cui non si può rinunciare.
In particolare i puristi del primo battaglione, sulla scorta di un provocatorio articolo pubblicato qualche tempo fa riguardante la presenza di una narrazione implicita all’interno di Tetris, asseriscono che l’unica via possibile e legittima, per il medium videoludico (ma che brutta parola), è quella che vede le storie generate spontaneamente (o accidentalmente) dal gioco all’interno della testa dell’utente.
Ai più radicali appare fuori luogo la narrazione più classica persino quando è presente in forma non sequenziale (per me già sufficientemente interattiva). Rifiutano, quasi, la presenza di un autore che li condizioni, vedendo molte funzioni di questa figura già assolte dal giocatore.

Proverò ora a chiarire la mia posizione sulla faccenda.

Su un piano puramente teorico, in verità, non sono poi completamente ostile verso i puristi. mi è capitato spesso, in discussioni sull’argomento, di portare come esempio la faccenda della narrazione implicita nel gameplay, e convenivo sul fatto che se da ragazzini si giocava a Super Mario Bros (narrazione ridotta all’osso) o a Street Fighter (narrazione praticamente assente, e nessuno si azzardi a dire il contrario, tipo triangoli amorosi tra Vega, Chun li o Blanka), si finiva inevitabilmente col costruirci sopra un sacco di storie carine.
Si potrà obiettare che un discorso del genere non può reggere, non è pratico, è onanismo mentale (così, in effetti, mi è stato fatto notare qualche volta). Magari preso alla lettera è per lo più provocatorio, ma sarebbe disonesto negarne gli spunti gustosi.

Però

Se postuliamo un assunto così radicale, e arriviamo a negare in toto - nei vg - legittimità a una narrazione più convenzionale (senza infilarci, per ora, nel ginepraio dell’in game vs cut scenes), rischiamo di perderci gustose interazioni e contaminazioni.
Se seguissimo questa linea dura, e la applicassimo a tutte le discipline artistiche, allora finiremmo con l’abolire i testi nella musica o le storie nel cinema d’animazione o nella pittura.
Tiro in ballo l’animazione proprio perché attraversa, sul piano della critica, una diatriba simile a quella dei vg: per i puristi, non dovrebbe ASSOLUTAMENTE essere intercambiabile con il cinema in presa diretta, dovrebbe esserne la controparte poetica, laddove il primo è la prosa, e mettere in scena esclusivamente stati d’animo, musica e mondi interiori (tutto quello che il cinema dal vivo non può rappresentare direttamente, quindi niente Disney, niente Anime, solo videoart), pena lo spreco del mezzo. L’analogia è evidente.

Al di fuori di cosa è legittimo o non è legittimo fare con i vg per rispettarne lo status di medium interattivo (il loro distinguo da tutto il resto, ovviamente), non si può negare (e nemmeno i più radicali, se messi con le spalle al muro, se la sentono) che un sacco di ottimi prodotti erogano una gratifica attraverso una storia. Mischiare un po’ le cose, sul piano della pratica, in fondo non è poi così male, è ragionevole percorrere molte strade senza irrigidirsi, senza contare che nei videogame i vari generi offrono prodotti così diversi - sul piano del gameplay - che alcuni possono darsi alla narrazione, altri farne serenamente a meno.
In tutte le discipline esistono un mucchio di correnti ibride, e molti linguaggi finiscono col cedere al peccato del racconto classico, magari tradendo un po’ la propria vocazione principale (anche il cinema, alla fine, si fa carico di un mucchio di compromessi in questo senso).

Per quanto riguarda poi la faccenda della creazione implicita nel giocare, è in buona misura innegabile, tuttavia non sono pronto (né lo sarò mai, forse…) a rinunciare completamente a una guida. E’ faticoso essere del tutto autore dei propri percorsi, io stesso non ne ho voglia, e, entro certi limiti, non ne ho nemmeno bisogno. Mi piace sentire la presenza di un demiurgo, l’eccessiva libertà d’interazione e d’azione mi annoia. Cerco regole da rispettare e un obiettivo cui tendere (con gli anni mi sono impigrito). Ho sempre trovato lo stesso concetto di free roaming noioso, intriso di troppo “dovere”, di troppe responsabilità inutili, porta a certe situazioni che trovo al limite della mania.

E’ pur vero che c’è troppa deferenza verso il cinema, che un mucchio di produzioni puntano sullo show, a prendersi troppo sul serio (goffamente), ma, in fondo, la chiave di tutto quanto non è il rispetto assoluto della natura del mezzo: è la ricerca di un punto d’equilibrio.
Un gioco come Ico (e il suo epigono, Shadow of the Colossus, che lo completa, e che non mi stanco mai di citare come paradigma di un certo modo intendere i videogames), pur avendo una mano sicura che ne tiene le redini, rispetta completamente l’interattività, non è mai invadente verso il gameplay, aderisce a un’idea di ergonomia vecchia scuola: c’è un mondo con le sue regole, e un giocatore (non l’avatar, attraverso ingombranti configurazioni possibili, crescita di livello, di armamenti, ecc…) intento a decifrarlo, fino a dominarlo e manipolarlo.
Soprattutto, a livello narrativo, è talmente leggero ed elegante che non ci nega il piacere di immaginare tutto quello che ci pare, perché tanto non si andrà davvero troppo lontano da quello che gira per la testa di Ueda.

18.2.09

Il paese è reale

Premessa: io non ho guardato s.remo, l'ho seguito solo via twitter e friendfeed, sganasciandomi dalle risate nonostante fossi occupato in altre faccende.


Se il paese non fosse stato reale, gli Afterhours non sarebbero usciti da s.remo alla prima sera.
Pur domandandomi che fine avessero fatto i fonici all'atto della loro esibizione, al primo ascolto mi pare che "Il Paese è Reale" sia gradevole e soprattutto coerente.

Vedendo come hanno pensato di distribuire questo pezzo - stracciando la proposta di Universal e creando un'apposita selezione di inediti di gruppi italiani - non posso che applaudire, nonchè usare la mia carta di credito su fnac.it:



Tracklist:

1. Afterhours - Il paese è reale
2. Paolo Benvegnu' - Io e il mio amore
3. Marco Parente - Da un momento all'altro
4. Dente - Beato me
5. Cesare Basile - Le canzoni dei cani
6. A toys orchestra feat.luca d'alberto-What you said
7. Reverendo - California
8. Calibro 35 - L'uomo dagli occhi di ghiaccio
9. Il teatro degli orrori - Refusenik
10. Roberto Angelini - Tempo e pace
11. Beatrice Antolini - Venetian hautboy
12. Zu - Maledetto sedicesimo
13. Zen Circus - Gente di merda
14. Marco Iacampo - Che bella carovana
15. Mariposa - Le cose come stanno
16. Settlefish - Catastrophy liars
17. Disco Drive - The giant
18. Marta sui tubi - Mercoledi
19. Amerigo Verardi + Marco Ancona - Mano nella mano

(ad una prima occhiata vedo oltre una dozzina di artisti che già ho ascoltato dal vivo e che apprezzo: cosa posso pretendere di più per una decina di euro, spedizione inclusa? ;-)

cru7do

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14.2.09

Luca era gay - Elio e le Storie Tese

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3.2.09

Your FACE is an assBOOK

Your FACE is an assBOOK: Una assurda selezione di foto da profilo, piccole gallerie degli orrori e degli errori. Sparare su facebook è un po' come farlo sulla crocerossa (ed a volte sforando nel NSFW), ma con zero sensi di colpa.

 







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2.2.09

Campeggiatori, camperisti e campanari! Sveglia!



Oggi è il Giorno della Marmotta!

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