La donna del Boss.

Il tennis.

I pochi che con pazienza arrivano in fondo alle pagine di cronaca sportiva dei giornali, sanno che è in corso il prestigioso torneo di Wimbledon. La donna del Boss ha diligentemente acquistato un All Access Pass e lo sta spremendo in tutta la sua potenzialità di video in diretta e on demand. L'obiettivo banalmente non è quello di osservare i colpi dei campioni, nè studiare le tecniche di attacco come solo sui campi in erba accade; piuttosto è quello di fantasticare su come divenire la donna del vero Boss, il numero uno Roger Federer, anche se ciò dovesse includere l'eliminazione diretta dell'attuale donna in carica.
Secondo il migliore dei copioni britannici, i pomeriggi prevedono una lenta preparazione di Pimm's Cup che per tutta la durata delle partite disseterà la donna del boss intenta a contemplare cardigan bordato d'oro, fisico longilineo, rovesci eccezionalmente eleganti. Un paio di volte, ma per ragioni più campanilistiche che altro, l'attenzione è stata rivolta anche al bolognese Bolelli, di fatto molto giovane e carino, ma purtroppo eliminato al terzo turno, peccato! Le partite delle donne, sebbene molto divertenti per un gioco così veloce, sono interamente ignorate per mere ragioni di invidia; si dà un'occhiata solo alle divise (un tempo le tenniste non avevano fisici da modelle, argh!).
Tornando al vero obiettivo, la tattica da mettere a punto prevederà un trasferimento a Oberwil, dove la donna del Boss si fingerà scrittrice in erba e frequentando ossessivamente il caffè centrale riuscirà nell'intento di imbattersi nel torvo sguardo del Boss. A quel punto gli consegnerà nelle mani una compilation indie che andrà a sostituirsi con prepotenza all'ascolto di ac/dc, madonna e michael jackson.

bonus track: The Wave Pictures