My two cents on censure natalizie
Mentre la maestra inglese dell'orsetto maometto se ne torna a casa con i trudini nel sacco, il nostro laicissimo paese si distingue nuovamente per l'ennesimo fatto ridicolo: la Red Bull - ricevuta una vivace richiesta da parte di un prete di Menfi - ha cancellato il proprio spot natalizio.
La motivazione? Fornirebbe una rappresentazione blasfema della sacra famiglia, data l'improvvida presenza di un quarto magio (oro, incenso, mirra e red bull, questo il messaggio) e lo svolazzamento di angioletti sbevazzanti la celebre bevanda energetica.
"Malgrado gli intenti ironici della Red Bull e degli autori dello spot è stata intaccata la Natività, e con essa la sensibilità dei cristiani" dichiara Don Marco Damanti (mi chiedo se con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno).
Reazioni estemporanee:
1 secondo dopo: "Certo che questo tizio ha davvero tanto tempo libero!"
5 secondi dopo: "Probabilmente non si ricorda più dello spot sperlari in cui parlavano di portare al messia un mazzo di fiori..."
15 secondi dopo: "Strano che non trovi blasfemo l'intero periodo di dicembre: sta sulle balle a me solo per il fatto di dover scansare per strada le migliaia di partecipanti all'orgia consumistica natalizia. Mah..."
30 secondi dopo: "Probabilmente in tutti questi anni non si è reso conto di cosa stesse succedendo alla sua cara natività, dato che era impegnato a debellare la mafia dal suo territorio..."
Non credevo che qualcuno potesse entrare in competizione con il moige.
Adesso mi impunto anche io: cara Red Bull, o rimetti in onda quello spot senza alcuna modifica, oppure puoi contare un cliente in meno.
(per fortuna esiste il Guaranito!)
La motivazione? Fornirebbe una rappresentazione blasfema della sacra famiglia, data l'improvvida presenza di un quarto magio (oro, incenso, mirra e red bull, questo il messaggio) e lo svolazzamento di angioletti sbevazzanti la celebre bevanda energetica.
"Malgrado gli intenti ironici della Red Bull e degli autori dello spot è stata intaccata la Natività, e con essa la sensibilità dei cristiani" dichiara Don Marco Damanti (mi chiedo se con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno).
Reazioni estemporanee:
1 secondo dopo: "Certo che questo tizio ha davvero tanto tempo libero!"
5 secondi dopo: "Probabilmente non si ricorda più dello spot sperlari in cui parlavano di portare al messia un mazzo di fiori..."
15 secondi dopo: "Strano che non trovi blasfemo l'intero periodo di dicembre: sta sulle balle a me solo per il fatto di dover scansare per strada le migliaia di partecipanti all'orgia consumistica natalizia. Mah..."
30 secondi dopo: "Probabilmente in tutti questi anni non si è reso conto di cosa stesse succedendo alla sua cara natività, dato che era impegnato a debellare la mafia dal suo territorio..."
Non credevo che qualcuno potesse entrare in competizione con il moige.
Adesso mi impunto anche io: cara Red Bull, o rimetti in onda quello spot senza alcuna modifica, oppure puoi contare un cliente in meno.
(per fortuna esiste il Guaranito!)
cru 7 do
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