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29.3.07

Fettucce alla bottarga

Ebbene sì, ogni tanto provo a farmi una pasta diversa dal solito. E così ho preso in mano la bottarga e mi sono scervellato 30 secondi.
Come pasta ho scelto le fettucce di Gragnano e siccome ero da solo a mangiare* ho abbondato e optato per una dose da 150 grammi circa.
...
Mentre la pasta faceva il suo lavoro in pentola (14 minuti in cui consiglio di approfittare di qualche assaggio di buon pecorino stagionato) in una padella abbastanza larga, a fuoco minimo, ho messo a miscelare 2 cucchiai d'olio e una "nocciola" di burro (qui non si propongono ricette dietetiche). Nel momento in cui olio e burro si sono amalgamati ho versato 2 cucchiaini di bottarga in polvere, al che ho mescolato qualche secondo per poi buttarci sopra un cucchiaino di prezzemolo.

Scolata la pasta, l'ho versata in padella. Una volta in padella ho alzato il fuoco al massimo (non so nemmeno io il perchè ma mi piaceva l'idea di un'impennata finale) per una trentina di secondi, giusto il tempo di mescolarla, farla saltare un pochettino e aggiungere spruzzate di peperoncino e pepe nero macinato.

Da bere con un bianco meridionale. Io ho scelto l'Alcamo delle Tenute Rapitalà, un bianco siciliano sapido (ma non troppo) e poco minerale, e ne ho bevuto più di mezza bottiglia, dose che secondo me aiuta molto ad apprezzare la pasta...

*e proprio per quello ho sperimentato

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