Air @alcatraz - milano - 25.03.2007
In barba all'ormai consolidata tradizione dei ritardi smodati nei locali milanesi, varchiamo la soglia dell'alcatraz quando il concerto degli Air è iniziato da poco meno di un quarto d'ora.
La scaletta vede un buon numero di cavalli di battaglia sparsi tra i pezzi più recenti, raccattati dal nuovo Pocket Synphony e dall'onesto Talkie Walkie, a cui sono molto affezionato, nonostante sia stato immerso in una vasca di bromuro durante la postproduzione*.
Lo stesso pubblico sembra diretta espressione di quello che gli Air sono oggi dal vivo. Più di metà delle persone sembrano qui esclusivamente per i propri ricordi all'epoca di Moon Safari. Posso anche essere d'accordo: gran disco, pieno di bei momenti anche per me. Ad ogni loro pezzo sorge spontaneo il dubbio su quale sia il mondo alternativo in cui si nascondono per le loro creazioni; si tratta di un ottimo panorama nel quale perdersi, ritornando alla mente a buoni periodi passati ed a quello che sarebbe potuto essere, ma anche no.
Un allestimento palco proprio non all'altezza riduce un po' l'interazione con il pubblico: non è che questi due francesi siano molto inclini alle danze scatenate, sarebbe quindi opportuno che provassero - almeno - a stupirci con effetti speciali e colori ultravivaci (cit.), ma il pannello led alle loro spalle si trova a metà strada tra il "vorrei ma non posso" e "fast & furious 7 - streets of Bulgaria", con una cortina di fumo artificiale a creare il caratteristico "effetto barriera autostradale di Melegnano alle 6 di mattina". Lo scarso impatto scenografico è stato in parte compensato da un'elevatissima percentuale di belle ragazze con capelli lunghi e lisci**, cosa che non mi capitava di vedere da un po' di concerti: sembrava quasi un flash mob.
L'esecuzione dal vivo rende i pezzi decisamente meno sonnacchiosi, senza perdere quella dimensione intimistica che li contraddistingue, ma le vette si toccano con Sexy Boy e Kelly Watch The Stars; Cherry Blossom Girl è il gustoso contentino per i fan della penultima ora.
Quando finalmente inizio a gustarmi il concerto, con mio sommo disappunto si accendono le luci! Concerto finito, un'ora ed un quarto e tutti a casa: un po' poco, dato il possibile repertorio di questi geniacci. Brutta cosa la pigrizia.
A quel punto ci guardiamo in faccia: "sono le 10 e mezza, andiamo al transilvania x i Ladytron?"
cru7do
*: se mai cercaste un album "ninnananna", questo fa per voi
**: tutte certificate iso9001, ahi il miocardio...
La scaletta vede un buon numero di cavalli di battaglia sparsi tra i pezzi più recenti, raccattati dal nuovo Pocket Synphony e dall'onesto Talkie Walkie, a cui sono molto affezionato, nonostante sia stato immerso in una vasca di bromuro durante la postproduzione*.
Lo stesso pubblico sembra diretta espressione di quello che gli Air sono oggi dal vivo. Più di metà delle persone sembrano qui esclusivamente per i propri ricordi all'epoca di Moon Safari. Posso anche essere d'accordo: gran disco, pieno di bei momenti anche per me. Ad ogni loro pezzo sorge spontaneo il dubbio su quale sia il mondo alternativo in cui si nascondono per le loro creazioni; si tratta di un ottimo panorama nel quale perdersi, ritornando alla mente a buoni periodi passati ed a quello che sarebbe potuto essere, ma anche no.
Un allestimento palco proprio non all'altezza riduce un po' l'interazione con il pubblico: non è che questi due francesi siano molto inclini alle danze scatenate, sarebbe quindi opportuno che provassero - almeno - a stupirci con effetti speciali e colori ultravivaci (cit.), ma il pannello led alle loro spalle si trova a metà strada tra il "vorrei ma non posso" e "fast & furious 7 - streets of Bulgaria", con una cortina di fumo artificiale a creare il caratteristico "effetto barriera autostradale di Melegnano alle 6 di mattina". Lo scarso impatto scenografico è stato in parte compensato da un'elevatissima percentuale di belle ragazze con capelli lunghi e lisci**, cosa che non mi capitava di vedere da un po' di concerti: sembrava quasi un flash mob.
L'esecuzione dal vivo rende i pezzi decisamente meno sonnacchiosi, senza perdere quella dimensione intimistica che li contraddistingue, ma le vette si toccano con Sexy Boy e Kelly Watch The Stars; Cherry Blossom Girl è il gustoso contentino per i fan della penultima ora.
Quando finalmente inizio a gustarmi il concerto, con mio sommo disappunto si accendono le luci! Concerto finito, un'ora ed un quarto e tutti a casa: un po' poco, dato il possibile repertorio di questi geniacci. Brutta cosa la pigrizia.
A quel punto ci guardiamo in faccia: "sono le 10 e mezza, andiamo al transilvania x i Ladytron?"
cru7do
*: se mai cercaste un album "ninnananna", questo fa per voi
**: tutte certificate iso9001, ahi il miocardio...
Labels: concerti
0 Comments:
<< Home