Travis, the band who...

Correva l'anno 2001, novembre, e mi trovavo al Rolling Stone per il concerto dei Travis con spalla Turin Brakes. Un bel concerto. Era la tournèe di The Invisible Band anche se il mio album preferito era il precedente The Man Who. Da allora li ho persi completamente di vista, per il fatto che io musicalmente sono andato verso territori diversi (non troppo però un po' sì) e per il fatto che 12 Memories non aveva suscitato enormi clamori.

Bravi ma sfortunati perchè sono "arrivati" troppo presto. Con un ritardo di qualche anno avrebbero potuto sfruttare maggiormente il lancio di giornali come NME, che negli ultimi 3-4 anni è diventato una forza così potente da non poter essere paragonato a se stesso di un lustro prima.

Rispetto ai Coldplay (il gruppo con il quale il paragone mi è più facile per caratteristiche e periodo) innanzi tutto ammiro il fatto che non ci sia alcuna associazione benefiche (il solito effetto U2 greenpeace che odio) e poi, cosa importante, non considero i Travis secondi a Chris Martin e soci. Se facciamo sfidare tutti i lavori di entrambi gruppi sono convinto che alla fine rimangano The Man Who e Parachutes e che la vittoria sarà ai punti, risicata e non so di chi.

Insomma, piazzate una mogliettina del calibro della Paltrow a Fran Healy, fategli scrivere sulle dita (sempre a Healy) qualche sigla o slogan legato alla fame nel mondo o che ne so all'inquinamento ambientale e anche i Travis torneranno ai primi posti di Top Of The Pops.

Il tutto, mi raccomando, prima del 23 aprile, data in cui verrà pubblicato Closer il singolo che anticipa il loro quinto album The Boy With No Name. Per preascoltare Closer non vi rimane che il loro myspace