Tutti e due tratti da un romanzo di James Ellroy, giusto per far capire il senso della sfida.
James Ellroy, uno dei miei scrittori preferiti, nonchè un conoscente (vabè esagero, però sono andato una presentazione del suo libro, ho scambiato qualche parola, quindi è un conoscente...); quindi proprio per sto motivo vado al cinema gonfio di aspettative e di curiosità.
Che la sfida con LA Confidential fosse impari lo si poteva intuire confrontando il cast degli attori. In Black Dahlia abbiamo monoespressione Josh Hartnett e una Scarlett Johansson solamente bella e per nulla brava. Aaron Eckhart è in un ruolo che per certi versi ricorda molto il Russell Crowe di LA Confidential, ovvero un poliziotto segnato per drammi commessi da ignoti a figure femminili a lui care (sorella e fidanzata per Eckhart, la madre (mi pare) per Russell Crowe); ebbene con queste drammi e sofferenze si poteva insistere ben di più, e invece giusto una scena con qualche lacrima poco credibile. Ricordate invece quando Crowe spacca una sedia solo stringendola?
Un film del genere per di più dovrebbe avere ben più delle poche scazzottate presenti. Siamo in anni di polizia corrotta e non molto corretta. Giusto qualche accenno e nulla più. Lo svolgersi degli eventi non è molto fluido, è spesso confuso e difficile. Inoltre alcuni particolari non sono approfonditi come dovrebbero, e il fatto di ritornarci con dei flash back non è sicuramente il modo giusto per farli riemergere.
Qualche spunto positivo il film ce l'ha, ovvero un'ultima parte interessante e resa bene (quante volte l'ultima mezzora è trascinata e sfilacciata. qui per fortuna no). Stupenda è l'inquadratura / scena in cui viene trovato il corpo della Dalia Nera; non siamo ai livelli degli Intoccabili, ma lo stile lo ricorda bene.
Hilary Swank e Fiona Shaw (figlia e madre nel film) gli unici personaggi dal valore aggiunto.
Su LA Confidential c'è poco da dire. Cast con trio di protagonisti maschili clamorosi: Spacey, Crowe e Pearce, perfetti nei loro ruoli.
Kim Basinger premio Oscar sempre a casa come Scarlett Johansson ma immensa e cucita per la parte.
Personaggi che definire di contorno è riduttivo come Danny De Vito e James Cromwell.
E un regista che ha indovinato il film della propria carriera.
Scazzottate, sangue, alcolismo, corruzione e bassezze; ovvero James Ellroy