Brian Jonestown Massacre @ Spazio 211, 03.11.06 Torino
Molto probabilmente dopo la visione di DIG! (il documentario di un paio di anni fa che mostra le carriere parallele di Brian Jonestown Massacre e Dandy Warhols) uno si aspetta di vedere sul palco una band scalcinata, perennemente in lite e sotto tensione.
Invece un tourbus della madonna e numero di chitarre cambiate sul palco che arriva quasi a venti. Anton Newcombe è furbo, molto più furbo di ciò che ci propone DIG!
Anton Newcombe impersona tutti i clichè del rock. A pensarci bene, oggi, è l'unico. Anni fa c'erano i Guns n'Roses e altri gruppi glamrock. Oggi c'è solamente lui.
Atteggiamento sfacciato, una sigaretta (da cui stacca sistematicamente il filtro) dopo l'altra, grandi golate di Jack Daniel's con cui si "disinfetta" un taglio al pollice, presa per il culo del pubblico, risate sguaiate.
Però suona, e quanto suona. Gli piace proprio suonare, a lui e ai 5 turnisti della serata (sì perchè BJM è un progetto di Anton Newcombe e chi gli piace o chi gli resiste). Quasi tre ore di concerto, dalle lunghissime e bellissime canzoni di una ventina di minuti, in cui è tutto una rincorsa psichedelica di chitarre (anche 4 contemporaneamente), ai pezzi più veloci.
Coi titoli dei Brian Jonestown Massacre non ho dimestichezza, anche perchè con una decina di album all'attivo non riesco a memorizzare tutto, però Servo l'hanno fatta, splendidamente anche se non "arrangiata" come su disco, ovviamente.
Insomma pathos psicologico e divertimento cazzone tutto insieme. Splendido
Tra gli altri clichè rocknroll della serata:
- uno dei chitarristi che salta l'ultima mezzora perchè fuori a vomitare
- il batterista che fa un assolo di 25 minuti
- lo stesso batterista che ferma tutto e tutti perchè gli scappa di pisciare
- il tour manager che tra una canzone e l'altra si sposta tranquillamente sul palco consegnando e accendendo sigarette per tutti
- uno del pubblico che balla sul palco e che beve il jack daniel's della band senza togliere il tappo
Per la foto un grazie a magnolia
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