TV On The Radio ^3
I TV On The Radio per me oggi, non sono distanti dai Radiohead di OK Computer del 1997, ovvero sono quanto più vicino al concetto di perfezione.
Sentirli dal vivo dopo due settimane esatte dall'esibizione al Pukkelpop non è solamente sentirli dal vivo, ma vuol dire rivivere un'emozione unica e intensa che trascende la durata dell'esibizione. Venerdì a Milano, come due settimane prima, guadagno la prima fila in posizione centrale, conscio di un'attesa di quasi un'ora senza sigarette. Ma lo faccio ugualmente.
Quando iniziano sono ripagato di qualsiasi cosa, attesa, prezzo del biglietto e viaggio in solitaria verso Milano. Li ho di nuovo davanti a me, professionisti unici, con una musica che è capace di graffiarti, scuoterti, avvolgerti e scaldarti il cuore. Quando dico che sono professionisti voglio dire che sanno spingere in ogni direzione musicale, stilistica ed emotiva. E non sono affatto freddi, sono divertiti e divertenti, coinvolti, uniti e solidali sul palco.
I problemini tecnici sono stati superati non tanto grazie a soluzioni tecniche, ma grazie alla loro voglia, al loro impegno e alla loro immensa bravura.
Chissà che fra 2 settimane non li veda di nuovo dal vivo. Ne sarei esaltato nuovamente
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