Meno di un mese al Pukkelpop: Gomez
Nel settembre 1998 compravo Bring It On dei Gomez, a scatola chiusa, senza nemmeno aver sentito una nota in anteprima. Mi fidavo ciecamente delle recensioni di NME allora, e in quell'occasione feci bene. Uno degli esordi migliori degli ultimi dieci anni. Divoravo quell'album a casa, su cd. E divoravo quell'album su cassettina duplicata le poche volte che guidavo la macchina di mio padre, autoradio munita.
Un anno dopo rivivo un po' la stessa scena, nel senso che a settembre 1999 compro Liquid Skin, sempre originale, e mi frullo la testa per altri mesi con le emozioni dei 5 di Sheffield.
La musica dei Gomez è particolare, quasi magica, senza tempo, spiazzante. Pur giovanissimi hanno intrapreso una scelta stilistica personalissima e coraggiosa. Ai tempi eravamo nell'ultimo periodo buono di britpop e derivati, in cui nascevano gruppi promettenti solo perchè sfruttavano l'onda del momento.
I Gomez no, coerenti, e con consensi sempre maggiori.
E così nel 2000 è la volta di Abandoned Shopping Trolley Hotline disco di bside, versioni alternative ecc... Non sono mai stati il mio pane questi dischi, ma lo compro lo stesso, chè ai tempi il mio unico modo per omaggiare un gruppo era l'acquisto del disco.
E di nuovo anche nel 2002, con In Our Gun. In quel periodo però il mio rapporto con i Gomez si sfilaccia leggermente. In Our Gun non mi piace, non mi convince, non lo reputo all'altezza dei primi due album. Magari fra 2 mesi lo recupero e cambio completamente idea, però tentativi ne ho concessi dal 2002 a oggi, e penso che sarà difficile smuovermi.
Nel 2004 sono comunque fiducioso per l'uscita di Split The Difference, però non lo compro. Sono gli anni dorati del download selvaggio. Lo scarico, lo ascolto qualche volta e il risultato (per me) è di nuovo scadente. Intendiamoci. Sono due album più che onesti, migliori del 60%-70% dei lavori che ascolto; però la mente va sempre ai primi due, a quei dischi capolavoro in tutto e per tutto, dalla copertina colori pastello alla scelta della scaletta, capolavori in cui è perfetto tutto, dai sussulti rauchi di Ben Ottewell agli urletti di Ian Ball.
E così per tutti questi motivi il quarto disco è un buco nell'acqua. Ma io non demordo. Assolutamente.
Nel 2005 esce Out West disco live. Lo scarico e lo ascolto mezza volta, ma qui i Gomez non centrano nulla. A me i dischi live non dicono nulla. Al massimo potrei risentire qualche traccia di un concerto a cui ho assistito, anche se comunque preferisco i ricordi e le emozioni.
Dopo la parentesi live del 2005 siamo ai giorni nostri. Qualche mese fa si diffonde How To Operate. Mi bastano un paio di ascolti. Siamo ai livelli dei primi due album, forse un pelo sotto al primo, ma perfettamente in linea con Liquid Skin nei miei gradimenti. Sono di nuovo loro, non si sono persi e alle mie orecchie si sono riscattati ampiamente dopo un lungo periodo di pausa.
L'aspetto triste del mio rapporto con i Gomez è che in quasi 10 anni non sono mai riuscito ad andarli a vedere dal vivo. Sempre altri impegni o impossibilità varie.
Ma adesso ho finalmente l'occasione. Sarà il mio primo concerto del Pukkelpop. E quindi non vi dico ci si vede lì, perchè avrò occhi e orecchie solo per loro. Davanti al palco e senza distrarmi...
In ogni caso ci si può vedere subito prima o subito dopo. I Gomez suoneranno al main stage giovedì 17 agosto dalle 14:50 alle 15:30. E' troppo poco in effetti, e la cosa mi stupisce. Spero che sforino, anche se è praticamente impossibile al primo giorno, se no sballa tutto.
Dal primo album (Bring It On) Get Myself Arrested.
Dal secondo album (Liquid Skin)We Haven't Turned Around
Dall'ultimo album (How We Operate) Girlshapedlovedrug
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