Roken is good

Il caos di Schiphol, Nieuwendijk e Kalverstraat deserte Pasqua mattina, le patatine le immergono ancora in quella merda gialla, gli italiani che li riconosci a 1km che girano con il Woolrich perchè credevano che Adam fosse al polo Nord mentre intorno a loro le cabrio girano aperte, condividere parole e respiri al Dampkring, junk food esponenziale, il grinder, il Paradiso, vedere le Organ assieme ad altre 200 persone 190 di queste super dyke queens, emozionarsi da strafatto, Grey Area, il Paradiso main room; americano medio no milk, berselo davanti agli artisti di strada, sentirsi tuttuno con ciò che c'è intorno, good vibes a palla, Kadinsky, litri di Heineken che se non glielo dici il loro default è la piccola, VondelPark, Museumplein, il Pjip, la via topbrand del mio albergo, i whopper stradeepfilled del burger king di Leidseplein, accendersi coi respiri, alzarsi con le birrette, un paio di vans a scacchiera ai piedi, sapersi dosare perfettamente per arrivare al concerto non una punta in più non una in meno, il Melkweg, pubblico generazione OC maglia a strisce allstar e frangettina, fare amicizia con qualche americano, che ci frega di Karen O noi ci abbiamo jemina pearl che non sta mai ferma, spacca, sputa e sfancula come un ossesso, fare il giro di qualche birrificio con gli yankee, di nuovo al Dampkring con loro, sorrisi idroponici, crollare la sera e ripartire al mattino, "digrignare" il grinder, gli ultimi bagordi al Kadinsky, decine di chilometri ai piedi, uno straccio in volo.