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27.12.05

Post di fine anno

E si chiude questo 2005 per me, almeno su blog, dato che domani me ne parto per la classica devastante cinque giorni sui monti (ormai un clichè)...
Tante ne sono successe quest'anno (come si suol dire). Dalla depressione di Gennaio-Febbraio-Marzo quando mai più pensavo di laurearmi fino a Novembre quando finalmente ho riscosso l'inutile pezzo di carta e poi festa, relax, investimenti su me stesso...
E, parlando di cose da blogger, tanti concerti e grazie a questi, tanti di voi conosciuti. I concerti sono stati il là per serate, meeting, weekend, minivacanze, reunion, partite di calcetto...

E, andando sempre più sul melenso, spero nel 2006 di godermi ancora più concerti e birre medie con voi, che di ste cose io non mi stanco mai...

Ed è per questo che raggiungo il climax stucchevole, dedicando a voi questa canzone: Wonderful People!

Al prossimo anno, passatevela bene!

Top Album 2005 1 - 2

Image hosted by Photobucket.com2 The Spinto Band - Nice and nicely done Uno strano mix di magia e belle emozioni fin dal primo ascolto. Mettono subito allegria. Suonano disinvolti e le loro canzoni sono delle gemme che attraversano un panorama vastissimo di sensazioni e riferimenti. Per gli amanti di definizioni e sottogeneri direi che qui si spazia molto nei dintorni dell'indie, con piacevoli rimandi ad un infinità di gruppi (Pavement, Grandaddy, Strokes, Shins...)
Gli "Spinto" sono in sei, e arrivano dal Delaware, giovanissimi (tra i 19 e i 23 anni) e anche loro, come quasi tutti i gruppi, sono in possesso di una storiella sul loro inizio. In questo caso il protagonista è Nick Krill, cantante e chitarrista, che nel cercare in soffitta una figurina del baseball, si è imbattuto in composizioni musicali del nonno, tale Roy Spinto musicista della domenica; da lì nome e leggenda pronta.
Nice And Nicely Done, a mio avviso, non ha cadute lungo le undici tracce che lo compongono, offrendo alcuni episodi notevoli come Oh Mandy una delle canzoni più belle di quest'anno, in cui il falsetto del cantante e un mandolino timido protagonista danno assuefazione già dopo un ascolto. E cosa dire di Crack The Whip che paga sì il tributo all'ondata di gruppi come i Franz Ferdinand o Killers ma senza sminuire al loro confronto, tutt'altro; in Japan Is An Island infine sembra di ascoltare i migliori Grandaddy.
Della Spinto Band stupisce molto la naturalezza che dimostrano nel cambiare registro all'interno dell'album e la loro giovanissima età pone serie aspettative di una carriera brillante.

Image hosted by Photobucket.com1 Franz Ferdinand - You Could Have it so Much Better C'è poco da dire per me su questo gruppo. Dopo un anno dall'esordio capolavoro se ne tornano con un lavoro altrettanto sconvolgente. Canzoni che oltre ad emozionarmi sanno scuotermi, mi fanno ballare, mi rendono felice come un bambino. I quattro scozzesi hanno trovato la ricetta giusta già l'anno scorso. Continuano sulla retta via, provando anche un paio di lenti convincenti e una traccia finale (Outsiders) strana, folle, da brivido. Pur avendoli visti un paio di volte dal vivo, il mio giudizio si basa esclusivamente sul lavoro in studio. Fanno il genere che più mi piace, con i suoni che adoro, gli arrangiamenti che amo e i testi che vorrei sempre leggere.

26.12.05

Top Album 2005 4 - 3

Image hosted by Photobucket.com4 Bloc Party - Silent Alarm Per molti mesi è stato il mio disco dell'anno. Canzoni trascinanti, emozionanti, schitarrate, batteria prepotente... Da Banquet a Like Eating Glass, da Helicopter a Price of Gas, un album costellato di tracce sensazionali. Di tutte le new things inglesi di quest'anno è senza dubbio la migliore, la più completa, quella tecnicamente più valida.

Image hosted by Photobucket.com3 Louis XIV - The Best Little Secrets Are Kept Un disco ecezionale, che sa di sigarette, whisky, donne nude, pantaloni in pelle e locali poco raccomandabili. Sfacciato e cafone, ma con la consapevolezza di esserlo; disinvolto e distorto. Testi da censura, atmosfere glam per tutta la durata e un 1.2 preso da Pitchfork... Tutte cose che lo fanno adorare.

25.12.05

Miami Vice Trailer

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24.12.05

Tempi Moderni (Xmas Edition)

Questo è il primo 24 dicembre senza Una Poltrona Per Due in televisione. Ci sono rimasto male.

23.12.05

Top Album 2005 6 - 5

Image hosted by Photobucket.com6 Spoon - Gimme Fiction Il quinto album degli Spoon è, come gli altri, bellissimo. Nel penultimo disco c'era qualche accenno frizzante, di sperimentazioni, fantasia..., in Gimme Fiction sono tornati a fare dell'indie rock al 100% e i risultati sono notevoli. Traccia dopo traccia mi lascio quasi cullare dalla loro semplicità efficacissima. Non so perchè, mi viene sempre da pensare che siano canzoni partorite in cinque minuti, storielle, episodi. Chissà magari è proprio così.

Image hosted by Photobucket.com5 The Bravery - The Bravery Quando un gruppo è la perfetta sintesi di Duran Duran e Strokes raccoglie i miei consensi in maniera esaltante. I Bravery sono questo. Suoni anni ottanta, improntati su una guitar band. Un disco che ho ascoltato tantissimo con tutte le tracce potenziali singoli. Sfacciati, patinati, compiaciuti, insomma adorabili.

22.12.05

Franz Ferdinand Live in Milano - Video -

Altro che il dvd doppio! Qui trovate undici minuti e sedici secondi di Franz Ferdinand Live @ MazdaPalace.

L'autore di questa meravigliosa testimonianza è dontink. Andate a fargli i complimenti!

21.12.05

Il colpo di coda concertistico del 2005

Partecipare attivamente a 4 concerti in 5 giorni non è impresa da poco, o comunque non lo è per me. Per di più dei 4 concerti, 2 sono di 2 dei miei 5 gruppi preferiti e 1 mi ha fatto ballare come un pazzo; e così domenica sera ho avvertito l'esigenza di dichiarare a me stesso la fine dell'anno concertistico 2005. Adesso però mi sbuca la data degli Amari di venerdì alla Peste. Non ne sono ancora così sicuro di partecipare, ma può darsi che io debba rinviare la chiusura delle esibizioni live di qualche giorno. Ah, come è faticoso divertirsi...

iXmas ovvero "come decidere tutti gli acquisti natalizi in meno di 15 minuti"

Tra la mia piccola cerchia di parenti/amici/conoscenti vengo additato da anni come quello che malsopporta il periodo natalizio. Procastino gli acquisti fino all'ultimo, conscio del fatto che, nonostante mi impegni per cercare di regalare cose utili e gradite, mi ritrovo solitamente alla sera del 25 con un numero di nuovi oggetti di cui potrei fare volentieri a meno.
Anche quest'anno la musica non cambia. Decido quindi di dedicare all'ingrato compito (ben) un quarto d'ora, cercando sul web qualche idea decente. Dopo 3 minuti 3, la mia scorta di pazienza è già quasi esaurita.
L'occhio cade sulle auricolari del mio lettore e mi rendo conto di quanto siano ammaccate: l'ultima volta che ho visto qualcosa di simile, si trattava di una vecchia Panda abbandonata in un parcheggio, priva di ruote, targa e portiere. Nonostante funzionino ancora, il puntatore del mouse si muove lesto verso il sito della mia pusher preferita, mentre dal passato rieccheggiano le parole di un amico: "Eccezionali quelle cuffiette, isolano OGNI suono! Persino in metropolitana mi pareva di camminare sulla luna! Non senti neppure il rumore dei tuoi passi mentre corri!" (è un po' che non lo vedo, con quelle auricolari probabilmente non ha sentito arrivare un tram).
Ergo, bisogna comprare un paio di auricolari in-ear!
Ma, per uno strano scherzo del destino, la pagina visualizza al primo posto queste cose qui:
529 euro per un paio di auricolari.
Per una frazione di secondo penso sia dovuto ad un typo, poi mi rendo conto che:
- è tutto vero
- non si tratta altro che del modello di punta della Shure, che ha in listino un'intera gamma di auricolari di quel tipo, suddivisa in differenti categorie "1- costose", "2- costosissime", "3- offensivamente inavvicinabili", "4- ehi! più alziamo il prezzo, più le comprano!".
Il primo pensiero è "Che schiaffo alla miseria!", il secondo è "Neanche 10 mesi fa ho speso quasi 400 euro per un lettore mp3. Non è un bel ceffone anche questo?". Il fatto che il lettore in questione abbia macinato già più di 2000 ore di utilizzo, non rappresenta una valida attenuante: il costo di quell'oggetto è superiore al reddito annuo di buona parte della popolazione mondiale. Quella stessa parte che spesso non ha accesso all'acqua potabile, ad un'assistenza sanitaria di base ed all'istruzione, omissis, omissis, omissis...
40 euro equivalgono al costo di quelle dannate auricolari in-ear - targate melamorsicata - che pensavo di acquistare, per sostituire qualcosa che ancora funziona. 20 sacchi ad orecchio.
Una Pigotta* costa 20 euro e serve per pagare le vaccinazioni per un bambino del terzo mondo: poliomielite, difterite, pertosse, morbillo, tetano e tubercolosi.
Ok, allora compro due Pigotte.
Passo in rassegna i - per fortuna pochi - regali ineliminabili e mi rendo conto che, per almeno 3 persone, potrei sostituire l'acquisto con una Pigotta: si tratta di persone che capirebbero e che sarebbero più che felici di ricevere qualcosa del genere. Io una cosa simile l'apprezzerei, dopotutto credo di non avere desideri materiali insoddisfatti tanto forti da non farmi dormire la notte. E agli altri? Semplice, delle simpatiche scaldapiedi monopantofola leopardate!
Accantono i pensieri bastardamente molesti e ripenso alle 5 Pigotte: va a vedere che, tra qualche anno, forse smanieremo per un gruppo Swahil-indie proveniente dalla zona sub-sahariana: voce, chitarra, basso, batteria, sinth. Ascolterò il loro disco e, con l'aiuto del mio assurdo egocentrismo, fantasticherò su come possano essere stati salvati grazie alle vaccinazioni sponsorizzate da quelle bambole di pezza. Praticamente è impossibile, statisticamente no: quando il gretto homo economicus - che alberga in ognuno di noi - ci tira per la giacchetta domandando "Ed io cosa ci guadagno?", è sempre possibile rispondere "Sto investendo sulla discografia indipendente. E' venture capital". Magari ci crederà pure lui, perchè alla fine della fiera un motivo vero e proprio non serve.

*: è solo un esempio, di metodi ce ne sono davvero tanti, tipo una donazione ad Emergency, a Medici Senza Frontiere, non è necessario che ve lo dica, vero?

Natale

Pamela edition
Paris Hilton edition
Jordan edition

20.12.05

Top Album 2005 8 - 7

Image hosted by Photobucket.com8 And You Will Know Us By The Trail Of Dead - Worlds Apart Il disco dei Trail Of Dead di quest'anno mi ha spiazzato. Molto più poliedrico dei precedenti, suoni che spaziano dalle solite cavalcate imperiose fino a un pop quasi gallagheriano (Let It Dive). Pomposi, epici, chiassosi, barocchi; hanno uno stile inimitabile oltre che spesso indefinibile. La posizione nella mia classifica potrebbe essere anche più alta, ma pagano il fatto che il disco è in circolazione da più di un anno, e gli ascolti seppur costanti non hanno la stessa frequenza di una decina di mesi fa.
Il disco è una continua sopresa canzone dopo canzone; sulla carta può piacere agli induriti del rock come ai feticisti di armonia e melodia. Il disco precedente è una pietra miliare, questo è più che notevole

Image hosted by Photobucket.com7 We Are Scientists - With Love And Squalor Pop power trio da newyork, anche se i tre sono californiani e lo si avverte in più tracce. Se vi piacciono Bloc Party ma li volete un po' più solari i We Are Scientists fanno per voi. Il genere quindi è il tanto di moda post-punk-funk danzereccio e furbetto che va tanto di moda negli ultimi 2-3 anni e che piace tantissimo al sottoscritto. Uno dei dischi migliori della parte finale di 2005, che fà di ritmo e rabbia morbida i suoi punti di forza.

Myspace world!

motel, grande intenditore di musica e costume, mi segnala il myspace di un'artista da tenere sotto controllo. Eccolo!

E comunque senza myspace non si è nessuno, e quindi ecco il mio di myspace!

19.12.05

Top Album 2005 10 - 9

Image hosted by Photobucket.com10 Clap Your Hands Say Yeah - Clap Your Hands Say Yeah Il disco dei bloggers. A maggio spulcio in giro notizie su questo gruppo; in qualche modo mi ritrovo ad ascoltarlo: è curioso, particolare; mi piace. Per molti è la "cosa" più simile agli Arcade Fire dell'anno precedente, per me è cento volte meglio. La "cosa" intanto esplode. Non ne parlano solo più un paio di blog inculati, ne parla l'intellighenzia blog nuiorchese, ne parla pitchfork, e chiaramente arriva anche qua. Secondo me nasce una sorta di gara a parlarne bene il prima possibile. Chi ascolta i CYHSY è cool, chi li esalta è un dio della musica ascoltata. Non è una questione di hype, L'hype è un'altra cosa. E' il disco che bisogna avere e occorre parlarne bene. Sono convinto (e mi ci metto anche io in mezzo) che in tutte le classifiche personali il disco dei CYHSY occupi almeno quattro-cinque posizioni in più di quelle che inconsciamente si voleva assegnare loro.
Ora sembra che io detesti il disco. Tuttaltro. Mi piace, e molto. Secondo me è difficilmente inquadrabile, e proprio quest'assenza di un registro comune, di un collante per tutte le tracce è uno dei maggiori punto di forza. E poi è troppo figo dire di ascoltarli!

Image hosted by Photobucket.com9 Nine Black Alps - Everything Is Tra i tanti riferimenti al passato di questi anni ancora mancava il grunge, ed ecco che arriva da giovani ragazzi di Manchester, che ci sanno fare. Chi si aspetta livelli eccezionali, simili ai fasti di Seattle e dintorni di una dozzina d'anni fa, rimane forse deluso, però è anche vero che i mancuniani in questione non si rifanno solo a Cobain e simili, ma anche a Foo Fighters (evabè direte voi) e Queens Of The Stone Age. Insomma un bel power pop-rock, robusto e coerente, con sferzate più che notevoli (Unsatisfied, Get Your Guns e Not Everyone) e la rimanente parte di album interessantissima

Boss meets Super Elastic Bubble Plastic

boss meets super elastic bubble plastic

thanx to iDope

Soulwax - Nite Versions @magazzinigenerali - milano - 15.12.2005

Spero che il Boss mi perdoni questo raddoppio di marcatura, dato che ne aveva già parlato lui, ma - a mio avviso - i micidiali fratelli Dawaele meritano questo ed altro. Sarà forse perchè hanno il dono di sdoganare cose che, osservando da un altro punto di vista, potrebbero sembrare disprezzabili o affatto interessanti. Tornato dopo il concerto, ho pigliato in mano penna e notes ed ho buttato giù un commento a caldo, spero sincero, probabilmente poco meditato, sicuramente sovrabbondante (questo è un disclaimer).

Le Nite Versions - finalmente ascoltate dal vivo - sono state a dir poco devastanti: già durante i primi sordi colpi di I love techno il variegato pubblico ha reagito in maniera adeguata. Lo spettacolo si sposta dal palco per abbracciare anche buona parte della platea, mentre il lato più animalesco e fisico dei Soulwax contagia buona parte dei presenti.

Il palco è impacchettato per l'occasione come se fosse la copertina dell'album e le macchine si trovano proprio dove uno se le aspetta: esattamente al centro; tutto quanto è impostato per essere al loro servizio, gli altri componenti del gruppo si spostano a seconda dei momenti. Il 70% del lavoro è groovaglia, il resto ce lo mette il pubblico.

C'è tanta - o troppa? - gente. Le due leggiadre donzelle - con cui sto dividendo la serata - lamentano spintoni ai limiti della molestia sessuale: Erbasalvia ha già trovato un attempato maniaco da cui scappare, mentre la mia Wing-Girl preferisce ballare rasente ai muri, pur di non correre rischi.

Nel frattempo arriva quella fantastica Teachers, che da semplice "dichiarazione di rispetto" verso chi li ha ispirati, diventa una violenta dichiarazione di intenti: "noi ascoltiamo tutto questo, e stasera ve lo faremo ballare, che lo vogliate o no!".

La risposta del pubblico non si fa attendere, la gente si accalca verso il palco, nonostante ci sia in atto un pogo relativamente impegnativo nella zona centrale. A pochi metri di distanza, gioisco nel rendermi conto di essere circondato da un numero di pezzi di gnocca davvero impressionante: neanche ad un concerto dei subsonica ho mai visto una tale situazione. Accarezzo l'idea di propormi come roadie, gratuitamente o pagando io il giusto.

La folla si addensa ancora più di prima ed una bella moretta decide di ballarmi letteralmente addosso. Accendo l'ennesima sigaretta, non ci sono in vista buttafuori e, con tutto il fottuto fumo artificiale che ci stanno facendo respirare, non sarà quella a peggiorare la situazione.

Quando Krack esplode in tutta la sua violenza, sto provando (inutilmente) a scattare una foto dalla transenna e mi scopro un po' troppo vicino alle casse, perdendo quasi sigaretta, fotocamera ed un paio di costole. I bassi da sub sembrano essere più che graditi dalle prime file.

Miserable Girl causa scene da tifo da stadio, E-Talking invece, pure. Sembra che il passatempo della serata sia ballare sopra Erbasalvia, che dispensa calci e gomitate a destra e a manca.

Quando arriva il turno di NY Lipps, ormai il dancefloor sembra il bancone di un bar a fine serata. L'alcool rovesciato è più di quello bevuto, soprattutto sui miei pantaloni; solo la Wing-Girl pare essere in grado di arrivare con un bicchiere di Negroni intatto a tre metri dal palco. La bella moretta di prima arrotola un personalino senza smettere di ballare e rimango davvero impressionato, nonchè ammutolito (timide-eeee-zza, per favore vai viiiiiia...): Wing-Girl, dove sei quando serve la tua intercessione?...

A concerto finito son già più che soddisfatto, ma so che ci aspetta ancora qualcosa di spettacolare: i 2many djs promettono faville. Infatti inizieranno un fantastico set con un pezzo che è tutto un programma, una orgogliosa Popozuda R&R dei De Falla (ingredienti: chitarrozzo in stile AC-DC - base estremamente ballabile - cantato in portoghese proveniente dalle favela - testo incentrato sul culo delle ragazze brasiliane - zero coloranti - nessun conservante).

Le tracce si susseguono in un crescendo che pare inarrestabile, tutti ballano come cazzo gli pare e piace. La calca aumenta ancora e rimedio una serie di gomitate che mi fanno versare mezzo bicchiere sulla schiena di una bionda, che però non sembra incazzarsi. Nonostante la scarsità di spazio vitale, non ho visto nessuno screzio degenerare in rissa; anzi pare che l'urto pilotato sia solo un modo per attirare l'attenzione, ma quando è praticato contemporaneamente da qualche centinaio di persone, alla lunga può diventare un poco snervante.

Di tanto in tanto getto un occhio ai 2many djs, mi pare che se la stiano passando bene pure loro. D'altra parte, in queste situazioni è meglio osservare il pubblico, più che gli artisti. La selezione del set rimane sempre di altissimo livello e quei due dannati belgi riescono pure a sorprendermi, pur mantenendo sempre una coerenza di fondo del tutto inaspettata.

La Wing-Girl viene marcata stretta da un paio di pretendenti ed ad un certo punto mi supplica di riportarla a casa. Sarei rimasto un po' di più. Fino alla fine del set.

Mentre stiamo per uscire, Rocks dei Primal Scream ci saluta. Mi pare un ottimo commiato.

18.12.05

Franz Ferdinand @ MazdaPalace, 17.12.05 Milano

La serata parte decisamente bene. La scelta dei Rakes come gruppo spalla dei Franz Ferdinand non poteva essere migliore. Sono bravi, divertono e riescono a "caricare" anche coloro che non conoscono tutte le canzoni. Alan Donohoe, il cantante, è un personaggio. Scatenato e folle nei suoi balletti assurdi ha suscitato risate e ammirazione al tempo stesso, cosa non facile.

E' la volta quindi dei Franz Ferdinand, e già dalle prime note mi accorgo di un cambiamento importante rispetto alla loro prima data italiana. Ai tempi (marzo 2004) l'aspetto predominante del loro live era l'atteggiamento sul palco. Quasi maniacali nelle loro movenze a scatti, robotici, "krautici" addirittura. In questo modo, che si potrebbe definire statico, vista la poca quantità di movimento sul palco, emergeva la qualità del suono, più pulito, rifinito, insomma suonato.
L'esibizione di ieri è completamente diversa. I Franz Ferdinand hanno capito di aver fatto il salto di categoria, e si sono resi conto che per essere consacrati a livello planetario (e secondo me già lo sono) non devono fare gli arty-robot sul palco, ma devono fare ballare, divertire.
Maggiori movimenti sul palco, suono più percussivo e coinvolgente, che pur di far muovere la gente, perde una frazioncina di qualità (attenzione, siamo sempre a livelli altissimi). E così i trucchetti, per altro riuscitissimi, per fare del parterre un enorme dancefloor: i saltelli, i movimenti sul palco, la batteria 3x ecc...
Accolgo questa differenza di approccio in maniera estremamente positiva, perchè da spettatore sono molto più coinvolto in questo modo, anche se il suono è meno rifinito; d'altronde per la qualità pura ho sempre il cd da ascoltare nelle cuffiette, mentre durante il live voglio divertirmi. Ripeto, tutto questo è permesso da una qualità di fondo degli scozzesi estremamente elevata. Sono professionisti in tutto e per tutto, oltre che mega star. Il loro lavoro lo sanno fare divinamente, e pur con soli due album hanno un repertorio esagerato a cui attingere. Se non sbaglio quasi venti canzoni eseguite, e datemi pure del romanticone, ma quando Kapranos ha dedicato a me e pochi altri Take Me Out mi sono quasi commosso.

16.12.05

Strokes live in breve

Il concerto è iniziato alle 2130 circa, iniziassero tutti a quest'ora che figata...

Julian è un clichè unico e ci sguazza alla grande

Albert è impizzato paura

Fabrizio (paisà) è il più stiloso batterista mai visto dal vivo, e in più pesta da Dio

Nikolai è il clichè impersonificato del bassista che vive nel suo mondo, avanti indietro di un metro e basta, rigidissimo

Nick sogna di fare il guitar hero, e quando le canzoni glielo concedono si esalta in silenzio

Io non sento più dall'orecchio sinistro. Nel gioco dei summovimenti mi sono ritrovato in seconda fila per due terzi concerto. Dopo Reptilia ho arretrato di qualche metro. Alla voce maglietta ufficiale e spilletta posso spuntare un bel sì. Qualcosa di più approfondito magari fra qualche giorno, ora vado a comprare l'amplifon...

Ah dimenticavo il concerto è stato molto bello. Le vecchie canzoni (e ne hanno fatte più di quelle che credevo) sono delle sciabolate per il cervello, cocaina per il cuore. Le nuove da rodare, alcune parecchio, se non da sostituire con altre nuove più adatte al live...

15.12.05

Trittico live

Di nuovo si scappa via di casa per qualche giorno. Stavolta causa concerti si va in trasferta meneghina

Gli appuntamenti sono:

- giovedì 15 dicembre (oggi) Strokes @ Transilvania live

- sabato 17 dicembre Franz Ferdinand @ Mazda Palace

e di già che anche venerdì lo passo nella città dabere ci sappa un set acustico dei Super Elastic Bubble Plastic al Goganga...

Ci si vede alle spillatrici...

14.12.05

Top Album 2005 15 - 11

Image hosted by Photobucket.com15 The Departure - Dirty Words Ennesimo esordio di giovane gruppo inglese sulla scia degli Interpol. Inizialmente lo avevo accolto negativamente. La più che buona performance live a cui ho assistito a luglio me li ha fatti recuperare e rivalutare. Pur non particolarmente innovativo presenta una serie di tracce azzeccate e riuscite.

Image hosted by Photobucket.com14 Maximo Park - A Certain Trigger Per molti disco dell'anno o poco ci manca, per me assolutamente no. A parte un trio di canzoni veramente eccezionali (Graffiti, Apply Some Pressure, The Coasts Is Always Changing), la restante parte dell'album è purtroppo su livelli troppo distanti, seppur più che ascoltabili. D'altronde se avesse avuto 13 tracce della caratura di Apply Some Pressure avremmo avuto un album da top 10 di sempre.

Image hosted by Photobucket.com13 The Blue Van - The Art Of Rolling Splendido vintage album che arriva dalla Danimarca. Ascoltarlo significa calarsi negli anni sessanta. Un vero e proprio tuffo. Sembra quasi di essere nella Carnaby Street di quaranta anni fa. Le tracce sono tutte sudate, ricche di graffi vocali ed hammonds incalzanti, insomma rock n roll.

Image hosted by Photobucket.com12 The Cribs - The New Fellas I tre fratelli Jarman ovvero Ross, Gary e Ryan, a distanza di un anno dall'esordio, bissano con un disco altrettanto piacevole e interessante, ma più completo. Lo stile è sempre quello, sguaiato, non rifinito e lasciato andare. Siamo nei dintorni del garage che va di questi tempi, cioè un po' più morbido. Di facile presa e di facili entusiasmi; ma ci sta eccome!

Image hosted by Photobucket.com11 Death Cab For Cutie - Plans Inizialmente l'avevo accolto con scetticismo; ai primi ascolti pensavo agli album precedenti e strocevo il naso. In poco tempo però l'album si è fatto piacere per ciò che è, ovvero sinuose e dolci canzoni, nessuna esclusa. Il classico lavoro che si ascolta dall'inizio alla fine e poi magari ancora qualche volta di seguito.

Soulwax Nite Version @ Hiroshima Mon Amour, 13.12.05 Torino

Poche sono le parole per spiegare l'ora di Soulwax Nite Version ieri sera in quel di Torino. Poche ma buone, anzi ottime. Ieri sono stati un treno eccezionale, un treno in grado di sballare tutto il numeroso pubblico.
I quattro belgi di bianco vestiti ci sanno dar dentro, pestare con eleganza, spingere con classe, violentare con armonia.
Alla fine del set, guardandomi attorno, vedevo solamente gente esausta ma soddisfatta, e nello sguardo di molti intuivo la consapevolezza di essere stati protagonisti di uno dei migliori infrasettimanali degli ultimi tempi!

13.12.05

Moka @Jail - Legnano - 07.12.2005



Celentano e Modugno, Cake e Beck, Battisti e Beastie Boys visti da ragazzi che si definiscono "una band di liscio progressivo sopravvissuto a una tempesta magnetica'' e che testimoniano amore per il blues e i Beatles...

Se non avessi copincollato da CasaMOKA quello che avete letto qui sopra, non avrei trovato una definizione migliore per definire quello che ho ascoltato settimana scorsa al Jail: ogni pezzo è una sorta di gargantuesco ovettokinder che rivela molteplici - nonchè piacevoli - sorprese.

I love my walkman è una di queste: alzi la mano chi non ha mai usato le cuffiette come arma contro una giornata di merda! Già alla prima strofa testa e piede iniziano a tenere il ritmo, quando poi il pezzo giunge al termine, un diabolico doppelganger prende il suo posto: ecco a voi I love my robot, un liveremix indiavolato che non sfigurerebbe affatto vicino a roba prodotta da James Murphy.
Sul palco, oltre ai canonici chitarra, basso, batteria, sinth e tastiere, trovano posto anche alcuni curiosi aggeggi utili per l'economia del concerto, tipo un'antenna autocostruita con cui interagire creando interferenze, e la testa di una barbie terminator a fare la guardia, che sia forse una corista con contratto a progetto?

Scuole di pensiero è un pezzo ti ributta indietro di tanti anni, Accredito per l'aldilà ancora di più e ti ritrovi a controllare di non essere impegnato a barattare l'anima per un paio di accordi di chitarra: Robert Johnson ha ottenuto un pò di più, ma con l'inflazione...

Divani, walkie talkie, disperazione e plausibili voli pindarici lowcost, il concerto è molto vario e gli stili si mischiano in modo armonioso e mai scontato.

Giusto per disorientare ancora un po' il pubblico, ecco che arriva un mashup in diretta: Seven Nation Army unita a Where's Your Heat At (sì, proprio i Basement Jaxx) con il tema di Peter Gunn a guarnire il tutto! I 2many djs avevano fatto qualcosa di simile, ma sentire una cosa del genere fatta dal vivo è proprio un'altra cosa.

Altri concerti in vista? Come dicono loro, "Chiedete e vi saranno date"

Boss vs Arctic Monkeys

boss vs arctic monkeys

Indovina cosa ha detto il boss al tour manager degli Arctic Monkeys

1) Stai giù!

2) Scusa


Special thanx to ladylike

12.12.05

Marta Sui Tubi @ Bloom - Mezzago - 10.12.2005


Mancano pochi giorni alla reale fine della stagione concertizia 2005, i giochi ormai sono chiusi e mi rendo conto di avere in mano un bel poker, quattro volte in cui ho visto dal vivo i Marta Sui Tubi.
Il Bloom è decisamente pieno e qualcuno scalpita mentre i Kama li introducono con ironici messaggi in codice.
Sarà una data funestata da continui problemi tecnici:
- un microfono in vena di scioperi a scacchiera*
- aste del microfono che si staccano dalla base, giusto quel paio di volte
- ritorni audio, fischi e scoppi in ordine sparso
- una banalissima corda suicidatasi dopo le violenze cui l'ha sottoposta il mai domo Cammmèèlo.
La scaletta pesca in egual misura da entrambi gli album, si parte con tre pezzi da C'è gente che deve dormire, Via Dante, Una donna e la sua semplicità e Cenere, per poi tornare a Muscoli e Dèi.
Giovanni sfida il pubblico cantereccio a sostituirlo per l'improba Il giorno del mio compleanno, "...Vecchi difetti è facile!", ottenendo l'unico momento di vero silenzio, occhi bassi verso la punta delle scarpe, colpetti di tosse imbarazzati. Mica scemo, il pubblico...
I continui problemi tecnici vengono gestiti in maniera ben più che egregia, con piccoli sketch e improvvisi botta e risposta tra i tre. Il pubblico risponde davvero bene e più volte scattano applausi entusiastici, anche durante i pezzi e non solo nei brevi intermezzi.
Quando il microfono di Giovanni pare ormai aver fatto harakiri, lui e Cammmèèlo si dividono il microfono superstite, ma la resa non ne risente: il concerto assume un gusto ancora più spontaneo delle altre volte in cui li ho sentiti.


marta sui tubi @bloom -  mezzago - 20051210



marta sui tubi @bloom -  mezzago - 20051210

La stralunatezza del suono ottenuto merita senz'altro quella mezza dozzina di brividi lungo la schiena che spesso assalgono l'incauto spettatore.
Il culmine viene raggiunto, come era prevedibile, con Vecchi Difetti e Sei Dicembre**, ma l'accoppiata Perchè non pesi niente e L'abbandono, è un altro momento a dir poco spettacolare.
A fine concerto corro verso il bar per cercare un calice delL'amaro amore, ma pare che sia finito.


*: che si scoprirà poi causati dal distorsore della voce (qui abbiamo fonti molto bene informate, la cui identità non verrà rivelata solo per proteggerne l'incolumità)

**: mai abbastanza lontana da quella 31 Lune che, in vena di stronzaggine, mi piace chiamare 7 Dicembre.

Stereo Total - I love you, Ono

Non riesco a non fare a meno di I Love You, Ono degli Stereo Total, canzone presente nella pubblicità Sony Handycam

Allegria pre gara

allegria pre gara

Thanx paso!

The Kooks - Inside In Inside Out (2006)

Giovane gruppo inglese, l'ennesimo; ma questo anzichè essere dell'ondata Franz Ferdinand, Bloc Party, Editors, è dell'altra ondata ovvero quella più rockettara alla Subways, Paddingtons...

Frizzanti, allegri e con una Sofa Song che almeno nell'inizio (mi) ricorda molto l'atteggiamento vivace, spensierato e cazzone dei Dodgy.

Il resto dell'album scorre abbastanza e regala quaranta minuti di canzoni piuttosto furbette ma comunque gradevoli.

11.12.05

Il ponte per il corpo e per la mente

quattro giorni in montagna e tornare più bianco della neve, neve tra l'altro che non ho quasi visto. quattro o cinque pasti completi al giorno, svariati spuntini, junk food, famazza da mordersi in faccia, che poi in faccia non ci si riconosceva quasi mai, colazioni più con succo più, latte più, cappuccino più. respiri per il cervello. migliaia di canali satellitari inutili, spaghettate della mezzanotte più tre ore; patè, formaggio, salame, patatine e nutella inghiottiti entro le dieci aemme. genepy, vin brulè, vino, vodke, ettolitri di birre, sbranare tutto, uscire pochissimo, beviamo una cosa e si va a casa, cubalibre a sei euro nelle peggio bettole delle alpi in bicchieri da dieci centilitri, tornare a casa con una sciarpa ultrachic dell'unico fighetto capitato per caso in sti posti, collirio a gogo, quattro telefilm in loop venerdì sera. capire di guadagnare il letto con l'ultimo sprizzo di energia, stonati già al primo autogrill, una risata iniziata al primo casello e finita ora, cinque chili almeno guadagnati, non uno ma due passanti nuovi della cintura scoperti in sti giorni, fottute sigarette francesi a cinque iuro, il classificone di viva polska che la canzone più recente è Hey Boy Hey Girl, sirchia che non è ancora arrivato, meno quindici l'unica sera in cui si è usciti, accorgersi della temperatura siberiana dai buchi modaioli dei jeans alla chiappa e al ginocchio, quasi scivolare su ogni tratto in ghiaccio, perfezionare l'arte di fumare con le mani in tasca, fare foto stupide col telefonino, andare a dormire giurando a se stessi di stare un po' più tranquilli il giorno, svegliarsi e scenerare...

9.12.05

bang bang you're dead

da una parte babyshambles. dall'altra dirty pretty things. il confronto sarà d'obbligo il prossimo anno. intanto carl barat, anthony rossomando, gary powell e didz hammond dopo il loro mini tour in italia realizzano il loro primo singolo. il singolo è trascinante, semplice, breve e non perde quella carica selvaggia che aveva live. io rischio di stare dalla parte dei dirty pretty things. e voi?

8.12.05

In montagna...

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... dove c'è l'aria buona.

I bloggers calciatori fanno paura

Dal forum degli Arctic Monkeys:

In the Arctic Monkeys’ first match, against journalists from rocksound [Italian mag], the AMs’ great big hooligan boy (the bassist, I think) goes crashing in on an opponent’s ankle, making it swell up like a balloon [he actually says ‘bagpipe’ but that sounds weird in English]. Not only does he not apologize, he keeps showing off about it to his mates. The bloggers get cross. They insult him. They threaten him. Only one of them keeps silent, thinking about the next cigarette break. In the meantime the matches go on, with match-fixing, daylight robbery and more fouls by the great big bass player. Then it’s the bloggers’ turn against the Arctic Monkeys.
After 30 seconds there’s a ball in the air and two players go up for it, the silent blogger and the young icy [or could be freezing…] little monkeys’ tour manager. The tour manager is in pain on the ground, swearing in his own language, threatening revenge and cursing. The silent blogger lets out a ‘sorry’ in a very very low voice and gets back to defend…

Applause.


e la cosa prosegue poi con puerili scontri italia-inghilterra. Da apprezzare gli interventi di Gattuso e Del Piero a difendere la causa italica!

7.12.05

Top Album 2005 20 - 16

Image hosted by Photobucket.com20 Editors - The Back Room Tanti sono i gruppi simili agli Interpol usciti negli ultimi due anni, ma questo li batte tutti. Talmente simile e al contempo efficace da risultare più che gradevole. Con un paio di singoloni da battaglia come Munich e Bullets e il resto delle tracce che non brilla certo per originalità, ma con il merito di tenere sempre le orecchie attente e soddisfatte.

Image hosted by Photobucket.com19 The Sights - The Sights Il terzo disco dei detroitiani Sights è più morbido e fantasioso rispetto ai precedenti.
Sempre attorno al garage se vogliamo, ma più pop, con cenni di swing e altra robetta sixties. Un disco che si ascolta per intero, senza tracce da skippare...

Image hosted by Photobucket.com18 Tom Vek - We have sound Giovane ventitrenne londinese al disco d'esordio, scritto e suonato interamente. Ben prodotto, curato e rifinito questo We Have Sound. C'è un po di tutto. Dal garage, all'elettronica, al funk, al pop... Ain't Sayin' My Goodbyes è una traccia che vale tutto un album, che comunque contiene all'interno altri spunti notevoli soprattutto nella prima metà. Molto curioso sul prossimo lavoro. Questo per essere un esordio di un solista è già ottimo!

Image hosted by Photobucket.com17 The New Pornographers - Twin Cinema Pop come dio comanda, da un gruppo che lo sa fare bene. Disco allegro, frizzante, che fa ciondolare la testa e rende spensierati. Quello che dovrebbero fare le canzonette. tre minuti di la-la-la-là fatto bene, e poi ripartire. E infatti è così, per quattordici volte!

Image hosted by Photobucket.com16 Levy - Rotten Love Altro gruppo di giovanissimi da New York, con disco d'esordio uscito timidamente. E timide sono anche alcune delle loro canzoni nell'entrare in testa. Lo fanno piano, poco alla volta; alcune di queste come Rotten Love, On The Dancefloor e Rector Street non se ne vanno più via. Una via di mezzo tra Coldplay, Travis con qualche guizzo di chitarre in più (ogni tanto).

6.12.05

Arctic Monkeys vs Bloggers - Cronaca Essenziale

Nella prima partita degli Arctic Monkeys, contro i giornalisti di rocksound, il ciccione hooligan boy degli AM (il bassista mi pare) entra rovinosamente sulla caviglia di un avversario, gonfiandogliela come una zampogna. Non solo non chiede scusa, ma si bulla con gli amici. I bloggers si incazzano, lo insultano, lo minacciano. Uno solo sta in silenzio pensando alla sua prossima pausa sigaretta. Le partite intanto vanno avanti, tra combines, ruberie e altri falli del ciccio bassista. Tocca quindi ai bloggers contro gli arctic monkeys.
Dopo 30 secondi c'è una palla da colpire al volo. Vi si avventano in due: il blogger silente e il tour manager delle giovani scimmiette gelate... Il tour manager è dolorante a terra, bestemmia nella sua lingua, minaccia vendetta, impreca. Il blogger silente spiccica uno "scusa" molto molto a bassa voce, e torna in difesa...

Applausi

5.12.05

Arctic Monday

Giusto per ricordare l'evento di giornata, ovvero il quadrangolare di calcio a 6 tra bloggers, giornalisti, radio deejay e Arctic Monkeys

Lunedì 5 dicembre - dalle 21.30 alle 23.30
Al Centro Sportivo "PalaUno" Largo Balestra,
520146 - Milano (zona Gianbellino)
ENTRATA LIBERA

Accorrete numerosi!

4.12.05

Grande Impresa!!!

Riguardando bene la mail di ticketone mi accorgo di avere il tagliando numero 73 per la data degli Strokes al Transilvania Live di Milano (15 dicembre). A sentire in giro è stata un'impresa ottenere il biglietto!

3.12.05

We Are Scientists - Milano - Transilvania Live

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Stasera, se vinco la bufera di neve e gli aperitivi milanesi!

2.12.05

Top Album 2005 25 - 21

Image hosted by Photobucket.com25 Doves - Some Cities I Doves il loro mestiere lo sanno fare. Anche in questo album, che scorre bene come i precedenti, pur mancando le punte. I suoni ormai sono caratteristici e dopo pochi secondi sembra di essere nel grigio di Manchester, che non è necessariamente una cosa negativa!

Image hosted by Photobucket.com24 Thunderbirds Are Now! - Justamustache Punk funk, post punk, elettronica, un po' di tutto per questi tre ragazzi di Detroit che pestano coi suoni panciuti, che prendono allo stomaco e fanno ballare! Un album che cresce e raggiunge il meglio nella seconda metà.

Image hosted by Photobucket.com23 Arab Strap - The Last Romance Gli Arab Strap in questo album smettono di piangersi addosso. Un po' di brio in più rispetto a cosa ci hanno abituato e il risultato è più che positivo.


Image hosted by Photobucket.com22 Robbers On High Street - Tree City Un gruppo frizzante di new york che a sonorità si colloca a metà tra l'indie rock efficace degli Spoon e accenno di guitar band. Ne viene fuori un album gradevole in tutto il suo insieme, senza picchi o cadute. Una delle sorprese di questo 2005 di cui si è parlato troppo poco

Image hosted by Photobucket.com21 White Stripes - Get Behind Me Satan Jack White è un genio. Questa volta si avventura nei suoni del passato nonostante l'enorme successo del disco precedente. Torna al rock delle radici togliendo l'elettricità alla chitarra. Fine delle distorsioni. Spazio a xilofoni, triangoli, marimbe e piano. Strano ma bello

The Strokes - First Impressions Of Earth (2006)

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1. You Only Live Once
2. Juicebox
3. Heart In A Cage
4. Razorblade
5. On The Other Side
6. Vision Of Division
7. Ask Me Anything
8. Electricityscape
9. Killing Lies
10. Fear of Sleep
11. Evening Sun
12. Ize of the World
13. 15 Minutes
14. Red Light

1.12.05

Prendi la laurea e scappa

prendi la laurea e scappa !

Altrementi - 2.12.005 Torino

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motel padrone di casa
enzop ai piatti
ilboss ai bicchieri

e tu?

Cazzilli per internauti: Frappr e Pandora

Per farla breve

Pandora permette di ascoltare canzoni di gruppi simili a quelli proposti. Giudizio negativo. Molto meglio last.fm che vabene che chiede la registazione e può essere uno scazzo, ma una volta che si ha l'account permette di creare una radio inserendo più gruppi (al contrario di pandora). Di last.fm avevo già parlato e continuo a essere soddisfatto. Durante le serate della tesi non mi ha mai deluso. Su mille canzoni che mi ha sputato fuori non sono mai usciti gli U2 e questa la reputo un'ottima cosa. Inoltre mi ha fatto tornare in mente alcuni gruppi che avevo dimenticato, uno su tutti Ted Leo And The Pharamacists...

Frappr è l'ennesima comunità online basata (questa volta) sull'aspetto geografico. Ovvero chi mi legge può mettere una bella bandierina sulla mappa e così vengo dalle vostre parti a scroccarvi una birra media...

Top Album 2005 30 - 26

Image hosted by Photobucket.com30 dEUS - Pocket Revolution Nonostante i rimpasti nella formazione la classe rimane, ma non basta! La magia degli album precedenti la si ritrova solo in un paio di canzoni. Quando lo ascolto, anche nei tratti in cui lo apprezzo, non posso fare a meno di pensare ai fasti passati. Speriamo sia una fase transitoria e soprattutto che il prossimo album si faccia attendere meno di sei anni.

Image hosted by Photobucket.com29 Yourcodenameis:milo - Ignoto Mi piacciono anche i suoni pestoni; non ne ho fatto mai mistero. E questi yourcodenameis:milo sono stati una gradevole sorpresa. Arrivano dall'Inghilterra (cosa rarissima di questi tempi per queste sonorità) e sono abbastanza convincenti nel darci dentro tra urlati, batteria asfissiante e chitarra protagonista. Una sorta di emo da tenere sott'occhio.

Image hosted by Photobucket.com28 The Subways - Young For Eternity Tra i mille esordi inglesi di quest'anno c'è anche quello dei Subways, trio di giovani ragazzi riottosi. Una prima parte di album più che positiva fino a Oh Yeah. Di certo non esemplari nei testi e nell'innovatività. Ma d'altronde, musica è anche svago cazzone, suoni ventenni per dei ventenni. E va bene anche così.

Image hosted by Photobucket.com27 Supergrass - Road To Rouen Da grande fan dei Supergrass fin dai loro esordi mi aspettavo qualcosa di più. Inizialmente l'album mi aveva deluso parecchio. Dopodichè ho iniziato ad apprezzare questi suoni vintage, che mi danno un'idea di semplicità di composizione disarmante. D'altronde il trio è più che rodato. Non hanno niente da dimostrare; semplicemente in questo Road To Rouen hanno abbassato il tiro, o forse sono io che avevo aspettative troppo elevate.

Image hosted by Photobucket.com26 The Sun - Blame It On The Youth Sbucati dal nulla e poco pubblicizzati, ecco i The Sun dagli Stati Uniti, Ohio. Un album che spazia parecchio nei riferimenti, dal poprock di facile presa (It Must Be You) a piccole gemme che conquistano ascolto dopo ascolto (These Heights)

Top 50 2005 - N.M.E.

50 Test icicles 49 Dead Meadow 48 Ladytron
47 Sleater-Kinney 46 The Duke Spirit 45 Shout Out Louds
44 Field Music 43 Engineers 42 Sigur Ros
41 Nine Black Alps 40 Brakes 39 Vitalic
38 Autolux 37 Circulus 36 The Bravery
35 Elbow 34 Rufus Wainwright 33 We Are Scientists
32 Queens Of The Stone Age 31 Bright Eyes 30 Doves
29 Madonna 28 Absentee 27 Kate Bush
26 Super Furry Animals 25 MIA 24 Oasis
23 Hard-Fi 22 Raveonettes 21 LCD Soundsystem
20 Editors 19 Coldplay 18 Art Brut
17 The Magic Numbers 16 British Sea Power 15 Maximo Park
14 Dungen 13 The Rakes 12 Devendra Banhart 11 The Cribs
10 Gorillaz
9 Babyshambles
8 Kanye West
7 Sufjan Stevens
6 The White Stripes
5 Kaiser Chiefs
4 Antony & The Johnsons
3 Franz Ferdinand
2 Arcade Fire
1 Bloc Party




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