Soulwax - Nite Versions @magazzinigenerali - milano - 15.12.2005
Le Nite Versions - finalmente ascoltate dal vivo - sono state a dir poco devastanti: già durante i primi sordi colpi di I love techno il variegato pubblico ha reagito in maniera adeguata. Lo spettacolo si sposta dal palco per abbracciare anche buona parte della platea, mentre il lato più animalesco e fisico dei Soulwax contagia buona parte dei presenti.
Il palco è impacchettato per l'occasione come se fosse la copertina dell'album e le macchine si trovano proprio dove uno se le aspetta: esattamente al centro; tutto quanto è impostato per essere al loro servizio, gli altri componenti del gruppo si spostano a seconda dei momenti. Il 70% del lavoro è groovaglia, il resto ce lo mette il pubblico.
C'è tanta - o troppa? - gente. Le due leggiadre donzelle - con cui sto dividendo la serata - lamentano spintoni ai limiti della molestia sessuale: Erbasalvia ha già trovato un attempato maniaco da cui scappare, mentre la mia Wing-Girl preferisce ballare rasente ai muri, pur di non correre rischi.
Nel frattempo arriva quella fantastica Teachers, che da semplice "dichiarazione di rispetto" verso chi li ha ispirati, diventa una violenta dichiarazione di intenti: "noi ascoltiamo tutto questo, e stasera ve lo faremo ballare, che lo vogliate o no!".
La risposta del pubblico non si fa attendere, la gente si accalca verso il palco, nonostante ci sia in atto un pogo relativamente impegnativo nella zona centrale. A pochi metri di distanza, gioisco nel rendermi conto di essere circondato da un numero di pezzi di gnocca davvero impressionante: neanche ad un concerto dei subsonica ho mai visto una tale situazione. Accarezzo l'idea di propormi come roadie, gratuitamente o pagando io il giusto.
La folla si addensa ancora più di prima ed una bella moretta decide di ballarmi letteralmente addosso. Accendo l'ennesima sigaretta, non ci sono in vista buttafuori e, con tutto il fottuto fumo artificiale che ci stanno facendo respirare, non sarà quella a peggiorare la situazione.
Quando Krack esplode in tutta la sua violenza, sto provando (inutilmente) a scattare una foto dalla transenna e mi scopro un po' troppo vicino alle casse, perdendo quasi sigaretta, fotocamera ed un paio di costole. I bassi da sub sembrano essere più che graditi dalle prime file.
Miserable Girl causa scene da tifo da stadio, E-Talking invece, pure. Sembra che il passatempo della serata sia ballare sopra Erbasalvia, che dispensa calci e gomitate a destra e a manca.
Quando arriva il turno di NY Lipps, ormai il dancefloor sembra il bancone di un bar a fine serata. L'alcool rovesciato è più di quello bevuto, soprattutto sui miei pantaloni; solo la Wing-Girl pare essere in grado di arrivare con un bicchiere di Negroni intatto a tre metri dal palco. La bella moretta di prima arrotola un personalino senza smettere di ballare e rimango davvero impressionato, nonchè ammutolito (timide-eeee-zza, per favore vai viiiiiia...): Wing-Girl, dove sei quando serve la tua intercessione?...
A concerto finito son già più che soddisfatto, ma so che ci aspetta ancora qualcosa di spettacolare: i 2many djs promettono faville. Infatti inizieranno un fantastico set con un pezzo che è tutto un programma, una orgogliosa Popozuda R&R dei De Falla (ingredienti: chitarrozzo in stile AC-DC - base estremamente ballabile - cantato in portoghese proveniente dalle favela - testo incentrato sul culo delle ragazze brasiliane - zero coloranti - nessun conservante).
Le tracce si susseguono in un crescendo che pare inarrestabile, tutti ballano come cazzo gli pare e piace. La calca aumenta ancora e rimedio una serie di gomitate che mi fanno versare mezzo bicchiere sulla schiena di una bionda, che però non sembra incazzarsi. Nonostante la scarsità di spazio vitale, non ho visto nessuno screzio degenerare in rissa; anzi pare che l'urto pilotato sia solo un modo per attirare l'attenzione, ma quando è praticato contemporaneamente da qualche centinaio di persone, alla lunga può diventare un poco snervante.
Di tanto in tanto getto un occhio ai 2many djs, mi pare che se la stiano passando bene pure loro. D'altra parte, in queste situazioni è meglio osservare il pubblico, più che gli artisti. La selezione del set rimane sempre di altissimo livello e quei due dannati belgi riescono pure a sorprendermi, pur mantenendo sempre una coerenza di fondo del tutto inaspettata.
La Wing-Girl viene marcata stretta da un paio di pretendenti ed ad un certo punto mi supplica di riportarla a casa. Sarei rimasto un po' di più. Fino alla fine del set.
Mentre stiamo per uscire, Rocks dei Primal Scream ci saluta. Mi pare un ottimo commiato.
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