i miei two cents musicali di questi giorni
Come accennato qualche tempo fa, ormai è tempo di classifiche, di dischi dell'anno, top 10 e roba simile. Sì perchè i giochi sono quasi fatti. Una delle ultime sorprese è il disco dei We Are Scientists, che potrebbe fare capolino in qualche graduatoria. Mi ricordano molto i Bloc Party, forse anche per la batteria protagonista. Azzarderei un "Bloc Party con venature californiane". Già perchè i WAS pur essendo "cresciuti" musicalmente a New York sono originari di Los Angeles e lo si avverte in più di una traccia. Callbacks ne è un esempio lampante.
Pitchfork li recensisce oggi con un 6.7. Esce il 18 ottobre; lo comprerei anche, ma ha una copertina inguardabile...
In ogni caso la classifica dei dischi dell'anno non la faccio ancora, ma non ho dubbi nel dire il disco che mi ha deluso di più. Attenzione, non quello che mi è piaciuto di meno che è un altro discorso, che comunque mai farò. Tagliando corto il disco dei Black Rebel Motorcycle Club mi ha lasciato la sensazione di un boccone amaro e difficile da digerire. Molti gruppi cambiano suoni, cercano di percorrere strade diverse dai lavori precedenti, ma la svolta acustica dei BRMC con ballate retrò e suoni quasi folk oltre a lasciarmi indifferente mi fa pensare a quanto era bello e incisivo l'esordio di qualche anno fa. Peccato. Un gruppo su cui contavo molto...
I mesi continuano a passare e il mio disco italiano dell'anno è sempre quello degli Yuppie Flu. Non mi stanca mai. E' in rotation settimanale nei miei ascolti automobilistici. Mi piace per le diverse chiavi di lettura che riesco a dare, spaziando da un certo garage pop a suoni più indie. Insomma, sentirci dentro riferimenti a gruppi che vanno dagli Strokes ai Grandaddy non è affatto male. Bene. Bravi!
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