i miei cinque minuti di celebrità
volevo ringraziare i miei genitori. tutte le persone che in questi anni mi sono state vicine. la donna che sogno e che non avrò mai. il pazzo che mi ha dato una password e m’ha detto. scrivi. e poi volevo ringraziare i c|o|d. lo so lo so. il boss dice che il miglior album italiano di quest’anno è quello degli yuppie flu. ma io non ci credo. cioè non credo che ci sia nulla di più intenso e emozionabile di preparativi per la fine. un disco meraviglioso con quel retrogusto di tristezza che aleggia sempre su qualcosa che finisce e che non dovrebbe. un disco di un gruppo magico. che appare nel 1999 sotto etichetta virgin. scompare. e poi riappare sotto fosbury mesi fa con materiale vecchio. vecchio del 2001 e che non ha mai visto la luce. materiale che è una carezza data con una mano gelida. melodia e testi rabbiosi. piacere e malinconia. rock e pop impreziositi da un’elettronica per niente invasiva ma al servizio di parole da marchiarsi a fuoco sulla pelle (e c’è chi l’ha fatto) per quanto siano belle e da inalare senza ritegno. materiale come lowrenzo e tsunami colpiscono subito il cuore senza soffermarsi troppo nelle orecchie anche se è impossibile estrarre un’unica canzone da un quadro così bello. magici. ascoltateli se ne avete l'occasione e la voglia.
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