L'apparenza non inganna
Arrivo a casa poco prima di pranzo e vedo persone scavare attorno al mio ingresso. Scavano e urlano, urlano e scavano. E si danno dei nomi. Sembrano ubriachi, e a giudicare da come hanno disposto il necessaire da cantiere ( birilli e pezzi di plastica colorati vari ) per permettermi l'ingresso forse lo sono. Infatti per guadagnare l'accesso a casa devo addirittura fare un paio di retro quando sarebbe stato più semplice ecc. ecc, ma lascio perdere...
Per tutto il pomeriggio continuo a sentire i peggiori insulti e martello pneumatico, e poi verso le sei il dramma. Parte la luce. E subito la mia saggezza nazionalpopolare mi porta a pensare a blackout per il caldo e robetta simile. Mia madre subito a chiedermi delucidazioni su quanta energia stavo usando in quel momento... Bah... I minuti passano. Il contatore interno non presenta cambiamenti. Vado quindi fuori per quello generale. Passo in mezzo agli urli degli operai, costanti, per osservare quello esterno. Che non dà segni di vita. E così ipotizzo scenari apocalittici con in sottofondo il solo audioticchettio del sistema d'allarme... Mezzora, unora quando un giro di telefonate mi fa capire che là fuori hanno tranciato un cavo di netto. Armato di bestemmie e di un set di insulti ancora immacolato per questo duemilaecinque sto per andare fuori e mandarli un po' affanculo senza mezzi termini, quando mia madre mi blocca temendo ulteriori atti di sabotaggio (dopo tutto i polli erano a pochi metri da loro e il giardino pure). E io senza troppa fatica mi fermo. Rapido, con mio stupore, arriva il furgoncino enel dei disastri, che in una mezzoretta sistema la storia... Mio padre, arrivato per le operazioni finali, sostiene di aver sentito qualche presa per il culo degli elettrici nei confronti degli urlatori spaccapietre, ma non mi è dato sapere se è verità o solo contentino. A me va bene così...
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