Da grande voglio fare l'Hipster
L'anno scorso tutti a chiedersi il significato di Indie, che musica fosse quella Indie e come riconoscere un tipo Indie.
E un Hipster? Chi è? Cosa fa? Dove vive? Ma soprattutto che musica ascolta e che film guarda? Il dibattito non è ancora acceso come qualche tempo fa per il termine Indie, quando c'erano scuole di pensiero, trasmissioni radiofoniche, manifestazioni su piazza.
In ogni caso andarsi a guardare wikipedia male non fa:
A hipster is a person who is strongly associated with a subculture that has been deemed "hip", or "hep". Il tutto riferito agli anni '40 e '50 per descrivere jazz addicted e adepti della Beat Generation. E sempre da Wikipedia si legge che in quegli anni il tipo hipster era un tipo un po' bohemeien un po' all'avanguardia, che indossava un copricapo, vesitiva di nero e fumava Kool mentolate (con stile, aggiungo io)...
Poi silenzio per tantissimi anni, perchè arrivano gli hippy e dagli anni 60' fino agli anni '90 gli hipster sono ghettizzati; non c'è traccia di loro.
Ma tutte le mode (musicali e non) sono cicliche ed è tempo per gli hipster di tornare alla ribalta. E tornano infatti con stile, ascoltando indie music e intelligent dance music, si appassionano di arte, cinema alternativo; girano in vespa, e si vestono vintage con occhiali alla Buddy Holly.
E in ogni importante città c'è un distretto/quartiere/zona dove si sentono più a loro agio e in cui mettono le radici della loro vita sociale. Williamsburg, Lower East Side, East Village per New York; East End per Londra.
Tra gli hipster dei nostri giorni Paul Thomas Anderson, Beck, Zach Braff, Ben Folds, Vincent Gallo, Spike Jonze, Conor Oberst, Christina Ricci e Quentin Tarantino...
Ma cosa fare per essere considerato hipster? Sarà sufficiente calzare converse all star, appiccicarsi spillette un po' ovunque e ascoltare l'ultimo gruppo musicale proposto da pitchfork attraverso le cuffiette dell'iPod possibilmente non shuffle?
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