Come to Aphex - Aphex Twin @ Traffic Festival, 30.06.05 Torino
La musica segue la droga, o la droga segue la musica; dove una spinge in una certa direzione, sperimentazione, l'altra le va dietro. E ieri sera c'è stato il DJ set di Aphex Twin, un paio d'ore mozzafiato, da tenerti a palla, lo stomaco irrigidito, il cervello in pappa e bracciagambe a dimenarsi.
Il palco è all'altezza, i suoni spaccano quanto devono spaccare e aiutato dagli inserti video di Chris Cunningham, Aphex Twin inizia a fare il suo lavoro, cioè drogare le migliaia di persone che ha di fronte con il suo show.
L'inizio è tribale, aggressivo, fatto di pugni volanti, una rissa sonora audio video, che diventa quasi minimalista nei percorsi successivi, in cui una futuristica dea kali scandisce il tempo, modulando il pubblico in maniera esaltante, perfetta.
Anchio non riesco a stare fermo, il carico di benzina è già stato fatto in maniera più che ampia, e sudato mi muovo in mezzo ad altri corpi, tutti sfatti diversamente, chi per la musica, chi per il video, chi per le sostanze, chi per entusiasmo.
E intanto Aphex Twin non molla un colpo; è sempre più frenetico e spicca il volo quando è il turno di Come to daddy e Windowlicker.
E' il delirio; chi ancora non le conosceva rimane estasiato dal mix audio-video. Come to daddy a distanza di anni spacca ancora. Siamo tutti a palla, e la bolgia continua anche dopo, quando due signorine vengono portate di peso ai lati di Aphex Twin e iniziano a muoversi come fossero le ballerine di un carillon. Suggestivo. Magnifico. E intanto i suoni vanno avanti, spaziando dal minimal, alla jungle, al breakbeat, alla techno.
Io, aiutato solo da multiple birrette e sostanze naturali, dopo un'ora e mezza in cui non sono stato fermo nemmeno un secondo, decido che è ora di decomprimere e mi butto un po' sulle collinette.
Lo spettacolo continua, vedo migliaia di persone ondeggiare, dimenarsi, darci dentro il più possibile; ragazzi e ragazze che si passano le paste con la lingua, altri che tirano sul muretto laterale, i soliti cilum da competizione, quelli in acido che ballano di fronte alla pianta che hanno davanti...
Tutti per essere in forma davanti al mozart dell'elettronica, che la fa andare ancora mezzora premendo sull'acceleratore a più non posso. Un aftershow fatto di birrette e chiacchiere, e via verso casa cercando di disintossicarsi, ma con la testa ancora a centinaia di bipiemme...
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