Mì (che caldo) A Mi-lano
Il sabato milanese inizia presto, prestissimo. Infatti parte il sistema d'allarme di casaboss. Io sono da solo in casa e un po' cachereccio che mi entrino dentro i ladri a rubarmi il cd degli interpol comprato in mattinata; risultato: non chiudo praticamente occhio dalle tre circa del mattino, e così allestisco la tracolla e parto alla volta della stazione alle settequalche.
Raggiungere in treno milano è sempre qualcosa di soprendente e affascinante dal punto di vista logistico, infatti negli anni ho scoperto le stazioni di Alessandria, Tortona, Voghera, Casale, Mortara, Novi, Milano Porta Genova, Lambrate, Rogoredo... Per questultimo trip mi sono concesso la prima e la terza. Una maschera di stanchezza e occhiaie multistrato. L'entusiasmo però mi tira un po' su, e il rovente pomeriggio milanese lo sento solo caldissimo...
Arrivo così a destinazione per il MiAmi in una location che ha quasi del surreale; sembra tutto tenuto su con lo sputo, però la storia va discretamente bene. Faccio un po' di ballotta con i presenti, bevo una mezza decina di medie, conosco questo e quella, mi godo i Super Elastic Bubble Plastic di cui compro il cd, mi lascio sorprendere da un altro paio di gruppi e quando vedo che le occhiaie hanno raggiunto le suole delle allstar decido di abbandonare un po' a malincuore il resto della serata.
Per me poi niente notte bianca meneghina, quella sabauda della settimana scorsa è ancora un macigno di delusione. Un kebab e bella lì...
Il giorno dopo mi alzo stanco e appesantito, la caldissima mattinata milanese la sento rovente. Non trovo dosi di redbull ghiacciata da spararmi in vena, butto giù litri di coca e un paio di latte di birra, compro il cd dei Death From Above 1979 ma sul treno ascolto De Stijl in mp3...
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