La fiera carolingia di Asti
La fiera carolingia è una manifestazione che si tiene ad asti una volta all'anno a maggio. Le vie e le piazze del centro si riempono di bancarelle di ogni tipo: alimentari, abbigliamento, prodotti per la casa e altre inutilità.
La fiera carolingia per me vuol dire panino con la porchetta o panino con la salsiccia o tutti e due, uno di seguito all'altro (vedi edizione 2002), perchè tra i mille che arrivano a vendere ci sono anche i sedicenti migliori porchettari d'Italia, ma forse è anche vero, con i loro nomi fantasiosi e i camioncini iperlustri e stracarichi (di fronte alla pizzeria Reale e in cima a piazza del Palio zona croce verde i più buoni - edizioni dal 1992 al 2003).
La fiera carolingia negli anni mi ha rotto i coglioni (sempre fatta eccezione per il panino) perchè nel concetto è sempre uguale, il solito carrozzone di prodotti per metà inutili, con la ressa di soliti minchioni, gente col passeggino, vecchi che vanno piano e ragazzine cicciotte che camminano affiancate mangiando enormi coni da quattro euri (4000 lire prima del 2002 ndr).
La fiera carolingia non mi ha visto molto partecipativo nelle ultime edizioni. Nel 2003 avevo tolto il gesso al piede da 36 ore circa e quindi mi sono limitato ad un breve giro, chiaramente senza escludere il panino. Arrivato a casa mi sono accorto che pur non avendo esplorato ogni centimetro quadrato della fiera stavo bene lo stesso e allora ho decretato che se anche avessi perso le successive edizioni, avrei vissuto comunque dignitosamente. E così è stato. Nel 2004 lavoravo (sort of) e arrivato ad Asti verso le 19 anzichè godermi gli ultimi attimi di manifestazione ho tirato dritto a casa, previa telefonata ai miei per l'acquisto della porchetta...
La fiera carolingia di ieri è stata la definitiva conferma dello squallore che è diventata. Arrivo da Torino verso le 18 via treno e giocoforza mi ci devo infilare. Tutti i bar fanno festa con i mega truzzi che si sono comperati la compilation con gasolina o altro audio tamarro. La prima bancarella è la più indicativa; "Reggiseni a 1 euro" espone un cartello. Sotto, sopra, a fianco e in mezzo uno sciame di fighe wannabe di tutte le età ad accaparrarsi la mercanzia low price... I soliti ciaina con i pupazzetti che si muovono sempre, maruja con dvd cd e quant'altro, peruviani con cd in cui ogni successo musicale della storia del nostro pianeta, dai canti nei campi di cotone a maicol bublè, viene reinterpretato alla loro maniera, i banchetti con i prodotti ultimo grido per la casalinga (quest'anno pare sia stato gettonato una specie di doppia spugna con calamita che pulisce il vetro sia di qua che di là), le magliette di costantino per lei, del wrestling per lui, del cervia per chi? E vabè. Io cammino in questo sciame vergognoso sperando di fare in fretta. Sono ben contento di salutare gli amici che trovo un po' dappertutto, ma quando stazionano nei pressi del banco del formaggio sono un po' di fretta... Svicolo lateralmente dietro altri prodotti truffa, sfattoni che vendono cillum e bonghe da parata, gommaroli con le loro caramelle, personaggi con una faccia tale a cui non sarebbe consigliabile avvicinare un bambino nemmeno a tre metri che vendono palloncini, arzilli vecchietti un po' rotondi sui sessantacinque anni che espongono abbigliamento militare di tutti i tipi... Basta. Che palle! Non riesco nemmeno a fumare in santa pace che con la paglia sfioro tutto e tutti, e i cristoni dietro non li voglio sentire...
La fiera carolingia con me chiude i conti, soprattutto per il fatto che i miei mi hanno comprato la porchetta senza che glielo dicessi. Ora non ci passerò più...
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