Musica, film, emozioni
Di solito il percorso musicale che si compie, in termini di ascolti e di conseguenza gusti, è sempre caratterizzato dal fatto che c'è un fratello maggiore, un papà, un amico che fa ascoltare un certo disco, che piace, che appassiona... Dai, quante volte si sente di "... in casa si sentivano i..." "...mio fratello mi ha passato i..." ecc... Così si approfondisce poi l'argomento si trovano i lavori di un genere musicale simile... Per me non è stato così. Dopo anni di sbagli (se vogliamo chiamarli così) nel 1997 un viaggio in Inghilterra mi mette in "contatto" con qualche nome. Una volta tornato a casa dilato queste conoscenze ecc...
Per i film è lo stesso, anche se meno della musica c'è sempre qualcuno che suggerisce generi, registi e la mia esperienza personale invece è stata ancora una volta di informazione, di ricerca finchè poi sono arrivato a quello che è il mio gusto in fatto di cinematografia. Ma c'è un eccezione. Da mio padre ho avuto una sola eredità che ho accettato. Mi ha inculcato la passione per gli spaghetti western di Sergio Leone. E tutto questo mega cappello introduttivo per dire che quando domenica sera i Mars Volta sono entrati sulle note del tema musicale di "Per un pugno di dollari" di Morricone, per me è stato un momento di fermento interno. Ho avuto un paio minuti di sensazioni irripetibili, tutte estremamente positivi, un mix di gaudio per il concerto, per l'atmosfera, per la giornata, per le persone con cui ero e poi mi arrivano sti due minuti di introduzione e mi sono sentito veramente in overdose di vibrazioni. Quasi quasi ne parlo anche mio padre, ma mi sa che non mi capirebbe...
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