Mars Volta @ Rolling Stone, 06.03.05 Milano
Dopo una lunga attesa (anzi forse li aspettavo da sempre), i Mars Volta si presentano sul palco del Rolling Stone, puntuali, alle ventuno. Un'introduzione sulle note del tema di "Per un pugno di dollari" di Morricone è l'ideale per iniziare ad immedesimarsi nel viaggio delle successive due ore abbondanti.
E' subito un'immersione completa. Di fronte non c'è la ricerca della perfezione e della precisione. C'è l'intento e la voglia di dimostrare "qualcosa" di più. Si va oltre. Oltre ai virtuosismi, oltre a ciò che ti puoi aspettare quando ti dicono che il gruppo è scatenato. Oltre. Di fronte a me vedo e ascolto dei musicisti feroci, che riescono ad offrire uno spettacolo tecnico esemplare, di pari passo alla grinta e alla rabbia.
Sapevo di assistere alla performance di un chitarrista magnifico, e così è stato. Senza freni, senza pause, a volte anche mezzore di seguito, imperterrito, ficcante, roboante, percussivo e geniale e chiaramente sto parlando di Omar Rodriguez.
Ancora di più mi sorprende sentire una voce sublime, enfatica, intensa, aurea... Senza una sbavatura, senza un errore, ma anzi un crescendo entusiasmante che ha portato il pubblico più volte a guardarsi negli occhi, incredulo, di fronte a un'esibizione di livello più che eccellente, e il tutto senza che Cedric Bixler si concedesse pause. Mai fermo, scatenato, guidato dalla stessa musica di cui è parte fondamentale. Spettacolare.
E infatti il pubblico è quasi intimorito da questo mix di tecnica, virtuosismo e partecipazione. C'è attenzione estrema. Pochi i momenti in cui si è assistito ad ondate di movimenti, perchè si era quasi ipnotizzati. La canzone perdeva quasi senso di fronte a cosa vedevamo sul palco. Qualcosa di incredibile. Chi li critica dice che sono esagerati, compiaciuti ed esaltati. Bene, a me piacciono proprio per quello. Perchè per quanto esagerati, non si può dire che "strafacciano". Arrivano al top senza andare fuori giri.
Tantissime emozioni quindi, per un concerto che definirei "concept" come i loro album, nel senso che nelle due ore abbondanti il tema è stato unico con pause totali di pochi secondi. Li rivedrei ancora dieci volte di seguito. Un concerto incredibile!
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