Attese: Garden State
E di nuovo, anche quest'anno, aspetto il secondo venerdì di marzo con frenesia e una certa trepidazione.
L'anno scorso la prima data in Italia dei Franz Ferdinand; fra qualche giorno l'uscita cinematografica di Garden State, di e con Zach Braff.
Due eventi le cui attese non dovrebbero nemmeno essere paragonate a pensarci bene: il primo un concerto con tanto di biglietti acquistati giorni prima, il chilometraggio per raggiungere la destinazione, la coda, la calca, le birre, le parole, gli ultimi minuti prima dell'inizio, adrenalina, gioia, carica, sigarette, discorsi post concerto, incontri, chilometraggio del ritorno... il secondo sai che dal venerdì che esce hai bene o male una settimana o due per vedertelo, sai che il biglietto lo fai cinque minuti prima, sai che fai 3 chilometri per raggiungere la sala, sai che stai seduto, che non fumi, non ti muovi... rimangono gli ultimi minuti prima dell'inizio e la gioia / carica emotiva durante il film.
In effetti è difficile o quantomeno strano pompare l'attesa per un film rispetto a un concerto, per me. Però cazzo è così. Sarà che l'ho già visto, sarà che lo sento mio e di pochi altri per averlo scoperto da solo in un elenco di film e perchè l'ho scaricato senza che nessuno me ne avesse mai parlato prima. Boh, vabè comunque esce l'11 marzo...
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