Hives @ C-Side, 22.10.04 Milano
Unica data italiana, Milano... Si presentano come li aspettiamo e come li vogliamo. Nei loro completi retrò in bianco e nero, superstilosi in tutto. A completare l'opera la scenografia: mega scritta rossa su sfondo nero e trionfo di lampadine...
Ecco a voi gli Hives. C-Side gremito. Presenze di spicco intorno a me, ma non veejayucoli di poco conto della patinata emittente musicale, o sedicenti spaghetti rapper con la coda fatta a trecce. No. Non loro, ma orde di bellissime vichinghe, studentesse erasmus, modelle o solo groupies; insomma svedesone coi fiocchi.
La cornice è quindi notevole, e la folla presente è al di sopra delle mie previsioni.
Breve attesa e parte lo show. L' inizio ci fa guardare un po' tutti perplessi, perchè i suoni non sono bellissimi, il volumaggio sembra smorzato e il cantato pare non all'altezza.
Pelle però si ripiglia un attimo e la storia può partire bene.
Mi sembra opportuno parlare dei componenti: Pelle, il cantante, è un frontman nato. Crede tantissimo nella sua "cosa", si vede che ha fiducia estrema in se stesso e nel gruppo, é convinto, un fenomeno nel senso positivo del termine. Come non dare ragione a chi vede in lui un Mick Jagger da giovane. Una gestualità che seppur ripetitiva è convincente, spiritosa, adrenalinica ma del tutto naturale.
Dalle mossette per le ragazzine, ai giochi col microfono... Sguardi fissi, il continuo indicarsi il cuore, offrire baci o semplici dita protese.
Tra una canzone e l'altra non ha nessun problema a parlare al pubblico. Niente che non si sia mai visto ad un concerto rock, ma si vede che è disinvolto e contento di farlo.
Il fenomeno nel senso di "baraccone" è invece Nicholaus Arson: un'ora di atteggiamento forzato. Il suo compitino lo esegue in maniera corretta insieme a Vigilante, l'altro chitarrista, quello corpulento, leggermente più defilato, anche se non in termini di suono e composizione.
Il bassista (Dr. Destruction) ha i suoi unici venti secondi circa di attenzione durante "Hate to say I told you so", quando è protagonista solista per qualche istante.
A tener su la situazione, assieme alla voce, alla grinta e all'estro di Pelle c'è quindi il batterista, Chris Dangerous, sempre presente, bravo, veloce e percussivo come ci si aspetta da un gruppo di questo stile, chiamatelo come volete (new garage, new rock, punk...).
Nonostante la batteria abbastanza spoglia, quasi beatlesiana il sig. Dangerous è sempre presente, d'impatto. Non sbaglia un colpo ed è lui dopo Pelle a saper coinvolgere e catalizzare di più l'attenzione...
Quando si presenta, prima degli altri, per il bis, con bicchiere di vetro, asciugamano attorno al collo, capelli tirati indietro, sigaretta in bocca e inizia a richiamare l'attenzione usando i piatti, sembra di vedere una scena degli anni cinquanta...
Insomma gli Hives sul palco sanno starci e una miscela di grinta, impatto e coinvolgimento è quella che ha fatto sì che la loro esibizione sia piaciuta.
Oltre al disagio tecnico dell'impianto sonoro l'altro aspetto un po' spiacevole è stato quello della durata. Eh sì, un'ora (tanto è durato il concerto) è poco, anche se va detto che la durata media dei loro brani è di circa tre minuti, quindi materiale ce n'è stato. "Main Offender", "Supply and Demand" e "a.k.a. I-D-I-O-T" le canzoni degli album precedenti che hanno riscosso il grande favore del pubblico. L'apoteosi chiaramente con "Hate to say I told you so". Fans in delirio e in summovimento ben oltre le prime file.
Dell' ultimo lavoro il singolo "Walk idiot walk", "Two timing touch and broken bones" e "Diabolic Scheme", con tanto di suggestivo fermo immagine dei cinque svedesi per una buona manciata di secondi...
Il pubblico si è scatenato, per tutta la durata del concerto. Mi ha stupido vedere quanti fossero coloro che sapessero quasi ogni canzone, e non solo quelle famose. Nelle prime file pogo a volontà e ragazzine urlanti.
In definitiva ho avuto la conferma che gli Hives sono un gruppo che va "goduto" e "vissuto" soprattutto per la loro dimensione live, fatta di entusiasmo e coinvolgimento e passare un po' sopra a tecnica e qualità, che c'è e comunque buona, ma non trascendentale...
11 Comments:
Eccomi qua! In effetti era un bel pò che non passavo e a Milano non ho ancora il collegamento a internet (e nemmeno una casa, ma questa è un altra storia..). Allora tutto bene? Mi sa che ci vediamo agli Interpol, e magari anche a Coxon ma non sono sicura dato che è la sera dei PGR sempre a Milano.. Stasera concerto di Morgan a Novara a poi si riparte verso la seconda settimana di università :) a presto! Cate/Graffietta p.sp fai un fischio quando passi da Milano!
...questi gruppi rock... :P Ciao boss ho visto che hai messo mani al template :) Thanks. Senti boss ho una richiesta da farti. Sono gg che cerco di scaricare gli Interpol ma nulla. Sembra che al mio Kazaa nn piacciano proprio. Non è che potresti farmi sentire qualche song, se hai tempo di maneggiare con quel sitino?? Qualche traccia che secondo te vale la pena conoscere degli Interpol. Quando puoi, insomma quando hai tempo. Thanks e buona domenica. gimli.
graffietta: quanto tempo. E così hai iniziato la vita milanese. Certo che mi farò sentire se passerò a Milano per qualche data. Non son così sicuro per Graham Coxon perchè un paio di giorni prima ci sono i Kings of Leon a Torino, dovrò vedere le finanze... Alla prossima!!
gimli: tempo qualche giorno e ti dò qualche link giusto, stammi bene
come non concordare con le tue parole. ottimo concerto, veramente buone sensazioni, compagnia d'eccezione. grande batterista e grande Vigilante.
come non concordare con le tue parole. ottimo concerto, veramente buone sensazioni, compagnia d'eccezione. grande batterista e grande Vigilante.
concordo pienamento col siilboss. bravi hives, belle vibrazioni, e compagnia d'eccezione. il batterista e Vigilante hanno dato corpo al suono hives (anche se tutti contribuiscono in maniera importante) e pelle è una grande frontman. delude come dicevi tu l'ex-propaganda. volumescarso e suonipocodefiniti. ah ottima scenografia. vestiti, attitudine, neon, e sputi. ottimo
e un po' di hype che non guasta mai...
Bel resoconto! Inutile sottolineare il dispiacere di non essere stato li.
Avete lasciato terra bruciata qui intorno, si notano le vostre tracce ancora oggi.. ;]
Alla prossima spacchiamo ancora di più...
Boss, ottima rece (macchetteloscrivoaffare?)... peccato che Pelle non abbia fatto un po' di stagediving... gli avrebbero rubato pure le ghette...
;]
shirk
shirk: avrebbe dovuto calpestare il tizio vestito con la divisa...
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