Sigaretta estrema

Temporale come pochi, tanta acqua da non vedere quasi nulla, vetri appannati, strada di campagna, stretta e senza linea di mezzeria. Devo fare quindici chilometri. Ne ho per un quarto d'ora circa. Eppure ho voglia di una sigaretta. So che non posso tirare giù i finestrini se non voglio inzupparmi, so che è solo questione di minuti e poi posso fumare tranquillo e so che tutti i particolari appena descritti non fanno altro che aumentare i coefficenti di difficoltà. L'accendo, inspiro profondamente ed esalo... A questo punto non vedo quasi più nulla. Già vedo poco di mio. Mi sforzo. Non bastasse smanetto con l'autoradio estraendo e inserendo ripetutamente un cd fino a quando il lettore non me lo legge. La superipsilon ha un posacenere piccolo, angusto e scomodo, e quindi per non disperdere i residui della paglia dappertutto accendo la luce interna. Con mille difficoltà e con qualche brivido però mi godo la mia camel filter e la finisco proprio nel momento in cui arrivo e parcheggio, ma andava fumata... Non potevo aspettare e accenderla in tutta tranquillità. No.