Sceneggiatura già vista alle olimpiadi

Oggi, nel vedere le giovani ginnaste russe, mi è venuto in mente tutto ciò che era logico aspettarsi fino ad una quindicina d'anni fa (e che per certi versi può essere ancora vero): atlete costrette ad allenamenti massacranti di 15 ore al giorno, lontane da famiglia e affetti per anni se non da sempre, obbligate ad una rigida disciplina al servizio del partito, amiche solo tra di loro... Le ho viste piangere, ridere, abbracciarsi, gioire, farsi foto con normali macchine non digitali, salutare le telecamere, assieme a vecchi allenatori che sembravano maestri, composti e severi...
E come nei migliori film, subito dopo le ginnaste yankees, più sicure, a loro agio davanti ai cameramen, disinvolte, anche più carine, con i genitori sugli spalti con le manone di polistirolo, che urlano c'mon a voce alta per le loro gesta, con allenatori giovani più amici che professori...
Al momento di scrivere in testa gli USA, come nei migliori film, non cambia niente... E stasera se vincono, al villaggio olimpico faranno sfracelli, e magari finiranno sfatte nei letti di qualche nuotatore australiano o statunitense... Se vincono le russe, invece, breve giro al partenone senza scendere dal pullman, a letto presto, domani aereo e si ricomincia con l'allenamento...