Arrivano i supercafoni

La serata scorreva bene, birre buttate giù una dopo l'altra. Il clima era disteso e cordiale. Insomma stavo bene dopo qualche giorno non proprio dei migliori. E la compagnia, assortita e allegra, aiutava in questo... Intanto due parole con uno, un paio di saluti e cenni d'intesa con l'altra, perchè si era in centro, e la gente passava qua e là, vicino a noi, curiosa di vedere qualcuno a cui chiedere delle ferie, della ripresa del lavoro, hai una sigaretta?
In tanto al nostro tavolo il viavai. Amici che si aggiungevano, altri in arrivo, tavoli di conoscenti che si intrecciavano. Risate a voce alta, che ce ne sbatte poco, prese in giro ai minchioni a tiro, gran vociare, fischi ai bei culi e tentativi di toothing... Le ore passano, le birre pure; posacenere stracolmi. E poi parte la bagarre tecnologica. Tra infrarossi e bluetoothing in preda all'euforia ingiustificata e soprattutto inspiegabile vista la compagnia, iniziamo a spedirci suonerie agghiaccianti, per poi farle partire tutte assieme all'unisono... Suoni molesti e fastidiosi di due e anche tre telefonini contemporaneamente, intervallati da grida registrate, improperi et similia... Vado a dormire col sorriso a squarcio e preoccupanti loop sonori in formato midi... E ognitanto ci va...